Identificazione dei gruppi bancari UniCredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena come istituzioni a rilevanza sistemica nazionale(other systemically important institutions, O-SII) autorizzate in Italia. Fissazione dell'O-SII buffer allo zero per cento per il 2016

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La Banca d’Italia ha identificato i gruppi bancari UniCredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena come istituzioni a rilevanza sistemica nazionale (other systemically important institutions, O-SII) autorizzate in Italia. La Banca d’Italia ha altresì deciso di applicare ai tre gruppi una riserva di capitale aggiuntiva (O-SII buffer) pari allo zero per cento per il 2016. 

La decisione di identificare i tre gruppi come O-SII è stata assunta ai sensi della circolare n. 285/2013 della Banca d’Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche); la circolare recepisce in Italia le disposizioni della direttiva UE/2013/36 (Capital Requirements Directive, CRD4) ed esplicita i criteri su cui si basa la metodologia per l’individuazione delle O-SII. 

La valutazione è stata effettuata seguendo le indicazioni contenute nelle linee guida EBA/GL/2014/10 dell’Autorità  bancaria  europea (European Banking  Authority,  EBA), che specificano i criteri e i dati necessari per individuare le O-SII nelle giurisdizioni dell’Unione europea. Le linee guida delineano previsioni coerenti con quanto stabilito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria per l’identificazione delle banche sistemicamente rilevanti a livello nazionale, mirando all’omogeneità nel processo di identificazione a livello internazionale. 

La valutazione ha coinvolto tutti i gruppi bancari e le banche non facenti parte di un gruppo bancario operanti in Italia; sono state invece escluse le SIM operanti in Italia, dal momento che gli orientamenti dell’EBA consentono alle autorità di escludere le imprese di investimento nel caso in cui la loro rischiosità intrinseca non sia colta appropriatamente dagli indicatori utilizzati per le banche.

L’identificazione ha preso in considerazione, per ciascuna banca o gruppo bancario, il contributo delle quattro caratteristiche (dimensione, rilevanza per l’economia italiana, complessità e interconnessione con il sistema finanziario) indicate dalle linee guida dell’EBA per stabilire la rilevanza sistemica di ciascun ente a livello di singola giurisdizione.

Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2014, il punteggio sintetico che indica la rilevanza sistemica a livello nazionale di ciascuno dei tre gruppi supera la soglia di 350 punti base utilizzata dalle linee guida dell’EBA per identificare le O-SII.

La decisione della Banca d’Italia di applicare ai tre gruppi un O-SII buffer pari allo zero per cento si basa su diverse motivazioni. Nel 2015 il  gruppo  UniCredit  è  stato  designato come istituzione a rilevanza sistemica globale (global systemically important institution, G-SII) ed è già soggetto a una riserva di capitale per le G-SII pari all’1 per cento, che si applica gradualmente a partire da quest’anno, in linea con le regole internazionali. Inoltre, come tutte le banche sottoposte nel 2014 all’esercizio di valutazione complessiva (comprehensive assessment) della BCE/SSM, i tre gruppi identificati come O-SII devono mantenere un buffer di common equity tier1 (CET1) pari all’1 per cento a fronte del rischio sistemico. La scelta effettuata dalla Banca d’Italia mira pertanto a evitare la sovrapposizione tra misure micro e macroprudenziali (come l’O-SII buffer) a copertura del medesimo rischio. La Banca d’Italia, a differenza di altre autorità di vigilanza nazionali, ha inoltre deciso di applicare per intero fin dal 2014 la riserva di conservazione del capitale (capital conservation buffer) a tutte le banche. Infine, l’imposizione di una riserva di capitale aggiuntiva sulle O-SII per il 2016 avrebbe potuto incidere negativamente sulla ripresa economica del Paese.

Come previsto dalla normativa, le decisioni sull’individuazione delle O-SII e sul livello dell’O-SII buffer verranno riviste con frequenza almeno annuale.

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