Decisione di riconoscere una misura macroprudenziale tedesca ai sensi della raccomandazione ESRB/2022/4del Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB)

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La raccomandazione ESRB/2022/4 del Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB) invita le autorità degli Stati membri dello Spazio economico europeo a riconoscere una misura macroprudenziale tedesca che introduce una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Systemic Risk Buffer, SyRB) pari al 2 per cento per le esposizioni garantite da immobili residenziali situati in Germania. Per le banche che utilizzano i rating interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali (IRB) la misura si applica a tutte le esposizioni, mentre per quelle che utilizzano il metodo standardizzato si applica alle sole esposizioni per le quali gli intermediari beneficiano di una riduzione del coefficiente di ponderazione per il rischio.

La raccomandazione chiede alle autorità nazionali di applicare la misura tedesca agli enti creditizi autorizzati nei rispettivi paesi, ma consente di esentare le banche le cui esposizioni interessate dalla misura siano inferiori a una soglia di materialità (principio del de minimis), indicata pari a 10 miliardi per ente; le autorità nazionali che intendono riconoscere la misura possono applicare la soglia raccomandata, stabilirne una inferiore oppure riconoscere la misura senza alcuna soglia di rilevanza.

La Banca d'Italia ha deciso di riconoscere la misura tedesca con riferimento alle esposizioni (dirette o per il tramite di filiali all'estero) garantite da immobili residenziali situati in Germania facenti capo a banche insediate in Italia. Sono esentati dall'applicazione della riserva gli enti creditizi appartenenti a gruppi per i quali tali esposizioni sono inferiori a 10 miliardi di euro a livello consolidato; per le banche non appartenenti a gruppi la soglia rileva a livello individuale.

Gli intermediari interessati dalla misura dovranno costituire la nuova riserva di capitale entro il 1° febbraio 2023.

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