Coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB)Fissazione allo zero per cento per il terzo trimestre del 2020

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Sintesi del comunicato

Sulla base dell'analisi degli indicatori di riferimento la Banca d'Italia ha deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il terzo trimestre del 2020. In particolare:

  • nel primo trimestre del 2020 lo scostamento dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito totale e PIL (credit-to-GDP gap) era ampiamente negativo: di circa quindici punti percentuali se calcolato sulla base della metodologia standard del Comitato di Basilea; di otto secondo la metodologia sviluppata dalla Banca d'Italia, che tiene conto delle caratteristiche specifiche del ciclo creditizio nel nostro paese. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.
  • Altri indicatori confermano la debolezza del ciclo finanziario in Italia. Il tasso di crescita del credito alle famiglie ha registrato un brusco calo; quello alle imprese è tornato positivo per il maggiore fabbisogno di liquidità delle aziende dovuto al blocco dell'attività produttiva. L'incidenza dei prestiti deteriorati alle imprese, benché in riduzione, si mantiene ancora su valori elevati. Anche gli indicatori reali strettamente connessi con l'evoluzione delle condizioni macrofinanziarie forniscono segnali di debolezza: la marcata riduzione del tasso di disoccupazione è riconducibile al forte calo delle persone in cerca di lavoro durante l'emergenza sanitaria; i prezzi delle abitazioni in termini reali rimangono ben inferiori al loro livello di lungo periodo.

Comunicato stampa

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