Il sistema interno della Banca d'Italia per la valutazione del merito di credito delle impreseIn-house Credit Assessment System, ICAS (Aggiornamento del 18 settembre 2024)

Go to the english version Cerca nel sito

Dal 2013 la Banca d'Italia dispone di un sistema interno per la valutazione del merito di credito delle imprese non finanziarie (In-house Credit Assessment System, o ICAS). Le banche commerciali utilizzano le valutazioni dell'ICAS per quantificare il rischio di credito dei prestiti erogati alle imprese, conferiti come garanzia nelle operazioni di politica monetaria dell'Eurosistema. Analoghi sistemi di valutazione sono gestiti dalle Banche Centrali Nazionali (BCN) di Austria, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia e Spagna. L'ICAS consente alle controparti di politica monetaria che non si avvalgono di fonti alternative di valutazione del merito di credito, quali le agenzie di rating e i sistemi interni delle banche, di accrescere la propria liquidità mediante il conferimento a garanzia di attività poco liquide come i crediti bancari. Dal 2013, è aumentato il numero di controparti che utilizzano le valutazioni dell'ICAS; è cresciuto significativamente il controvalore delle garanzie conferite. Il sistema si è dimostrato inoltre un valido strumento a disposizione delle banche per ampliare il collaterale utilizzabile in periodi di tensione finanziaria.

L'ICAS della Banca d'Italia

L'ICAS della Banca d'Italia (ICAS-BI), secondo quanto stabilito dall'Eurosistema, si basa su una componente statistica (ICAS Stat) e su un successivo stadio di valutazione quali-quantitativa svolto da analisti finanziari (c.d. valutazione esperta). Il sistema adotta la definizione di insolvenza (default) armonizzata approvata dall'Eurosistema, coerente con la definizione del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR). Le imprese oggetto della valutazione esperta rappresentano un sottoinsieme di quelle valutate dal modello statistico.

La componente statistica calcola per le società non finanziarie italiane, con frequenza mensile, la probabilità di insolvenza a un anno (c.d. PD Statistica); essa è ottenuta mediante l'integrazione dei punteggi assegnati da due sotto-modelli che mirano a cogliere (i) lo stato e la dinamica dei rapporti di debito verso il sistema finanziario, (ii) le caratteristiche strutturali dell'impresa. Nel primo sotto-modello, denominato PD CR, si utilizzano indicatori ricavati da dati individuali segnalati nella Centrale dei rischi (CR); nel secondo sotto-modello, denominato PD Bilancio, si utilizzano indicatori di bilancio. Le PD statistiche sono associate a classi di rischio omogenee.

La componente statistica prende in considerazione le imprese non finanziarie, segnalate nella CR, con un'esposizione complessiva pari o superiore a 30.000 euro.

Nello stadio della valutazione esperta, gli analisti assegnano un rating (c.d. "rating completo") rivedendo la PD Statistica delle imprese e apportando eventuali correttivi sulla base di informazioni quali-quantitative, tra cui il posizionamento competitivo e l'analisi del settore, il governo societario, il gruppo. Dal 2025 nella valutazione esperta saranno considerati anche i rischi connessi con i cambiamenti climatici (Climate Change Risk - CCR). L'integrazione di questi fattori di rischio nella valutazione del merito di credito degli ICAS è stata prevista dalla Banca Centrale Europea (BCE) nel quadro di un ampio piano di iniziative volte a considerare i rischi climatici nella strategia di politica monetaria.

Gli analisti possono modificare la classe di rischio associata alla PD statistica; sono previsti limiti per le revisioni al rialzo. Ogni valutazione deve essere rivista e approvata da un analista diverso da quello che l'ha proposta. In alcuni casi codificati è necessario sottoporre la valutazione al vaglio un organo collegiale (Comitato rating).

Produzione, utilizzo e monitoraggio dei rating dell'ICAS

I rating completi sono utilizzati sia per i prestiti conferiti nell'ambito dello schema ordinario delle operazioni di politica monetaria dell'Eurosistema (Eurosystem Credit Assessment Framework, ECAF), sia nell'ambito dello schema di accettazione dei cosiddetti "crediti bancari aggiuntivi" (Additional Credit Claims, ACC). Quest'ultimo schema consente alle BCN dell'Eurosistema di accettare in garanzia prestiti che soddisfano criteri di idoneità meno stringenti di quelli dello schema ordinario. I rispettivi rischi finanziari sono sopportati dalle singole BCN; nello schema ECAF i rischi finanziari sono ripartiti tra le BCN in base alla rispettiva quota nel capitale della BCE.

I crediti individuali e i portafogli di crediti concessi a società di capitali possono essere conferiti nello schema temporaneo ACC se forniti del rating completo o, in assenza di questo, della sola PD statistica. Per i portafogli ACC di crediti bancari a società di persone, solitamente sprovviste del rating completo e della PD statistica, è sufficiente la PD calcolata unicamente sulla base dei dati della CR.

Le controparti bancarie che hanno scelto il sistema di valutazione interno della Banca d'Italia ricevono con frequenza mensile l'elenco aggiornato delle imprese da esse segnalate in CR che dispongono di una valutazione dell'ICAS; per ogni impresa viene indicato lo schema nel cui ambito possono essere conferiti i rispettivi prestiti; non vengono comunicati il rating completo e la PD statistica.

I rating completi sono rivisti di norma con frequenza annuale. L'ICAS-BI è dotato anche di un meccanismo di monitoraggio che può portare a rivedere la valutazione dell'impresa e consentire tempestivamente, ove necessario, l'eventuale esclusione dei prestiti a essa erogati dal novero di quelli idonei come garanzia.

Assetto organizzativo dell'ICAS

L'ICAS-BI è gestito dal Servizio Gestione rischi finanziari, all'interno del Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento. Il sistema è sottoposto a validazione interna; con periodicità annuale l'Eurosistema ne analizza la capacità predittiva, secondo regole comuni applicate a tutti i sistemi utilizzati dalle BCN nell'ambito della politica monetaria unica.

Per valorizzare le conoscenze del tessuto economico locale nel quale operano le imprese valutate, sono stati coinvolti in misura crescente nell'attività dell'ICAS analisti della rete territoriale della Banca d'Italia, secondo un modello prevalente anche presso altre BCN. Nel 2022, per incrementare i livelli di efficienza e specializzazione dell'attività, sono state istituite divisioni dedicate in via prevalente ai compiti ICAS presso alcune Sedi della Banca d'Italia (Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia).

ICAS della Banca d'Italia