Il lavoro quantifica la flessibilità del costo del lavoro nelle imprese manifatturiere italiane e tedesche in risposta allo shock di domanda determinato dalla caduta del commercio internazionale avvenuta durante la Grande Recessione del 2008-09, impiegando dati amministrativi di alta qualità. In un'area valutaria quella flessibilità può avere un ruolo importante nel favorire l'aggiustamento dei prezzi relativi e il recupero di competitività in caso di shock asimmetrici tra paesi.
A fronte di un calo esogeno del fatturato pari all'1 per cento le imprese tedesche hanno ridotto i salari dello 0,19 per cento, circa il doppio rispetto alle imprese italiane. Il calo dell'occupazione è stato molto graduale, ma più deciso in Germania. Nel complesso l'aggiustamento più marcato dei salari e - anche se con ritardo - dei livelli di occupazione ha determinato una maggiore e più prolungata riduzione del costo del lavoro per le imprese tedesche rispetto a quelle italiane.