Il lavoro valuta i fattori che hanno contribuito a sostenere i trasferimenti monetari dei lavoratori immigrati in Italia verso i rispettivi paesi di origine dall'inizio della pandemia di Covid-19.
L'elevato livello delle rimesse durante la recessione evidenzia l'atteggiamento altruistico dei lavoratori migranti verso i connazionali rimasti nel paese di origine. In un periodo caratterizzato dalle forti restrizioni alla mobilità personale adottate per frenare la diffusione dei contagi, la dinamica delle rimesse è stata rafforzata dall'accelerazione della digitalizzazione dei servizi finanziari registrata durante la pandemia, che ha favorito una graduale sostituzione dei canali informali con quelli formali.