Il lavoro valuta l'impatto macroeconomico di riforme strutturali adottate in Italia tra il 2011 e il 2017 (liberalizzazioni nei servizi, incentivi all'innovazione e funzionamento della giustizia). L'analisi quantitativa è articolata in tre passaggi: selezione di un indicatore sintetico che misuri l'impatto della riforma; stima degli effetti della riforma su variabili di interesse come il markup (differenza tra prezzo di vendita e costo di produzione dei beni/servizi) o la produttività totale dei fattori (PTF); simulazione di un modello di equilibrio generale dinamico per valutare gli effetti macroeconomici.
La liberalizzazione nei servizi avrebbe accresciuto la PTF del 4,3 per cento e ridotto il markup di 0,7 punti percentuali; gli incentivi all'innovazione e la riforma della giustizia civile avrebbero aumentato la PTF rispettivamente dell'1,4 e 0,5 per cento. L'aumento del livello del PIL osservato a fine 2019 per il solo effetto delle riforme (ignorando gli altri shock che hanno colpito l'economia italiana nello stesso periodo) sarebbe compreso tra il 3 e il 6 per cento; quello del prodotto potenziale tra il 4 e l'8 per cento, con effetti non trascurabili sull'occupazione.
Forthcoming in: Economic Policy