N. 1159 - Trasformazione delle scadenze da parte delle banche: rischio, rendimento e regolamentazione

di Pierluigi Bologna
Dicembre 2017
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Una funzione fondamentale svolta dalle banche è la trasformazione delle scadenze, ossia l’emissione di passività a breve termine a fronte di attività a più lungo termine. Il disallineamento delle scadenze espone gli intermediari a rischi di rifinanziamento, che sono remunerati dai guadagni in conto interesse derivanti dall’inclinazione positiva della curva dei rendimenti.

Il lavoro studia la relazione tra la trasformazione delle scadenze e il margine di interesse della banche italiane. Analizza, inoltre, gli effetti di una modifica regolamentare adottata in Italia a metà degli anni 2000, che ha rimosso un limite specifico alla trasformazione delle scadenze da parte delle banche.

I risultati mostrano che il margine di interesse delle banche è positivamente influenzato dal grado di trasformazione delle scadenze, dal livello dei tassi di interesse a breve termine e dalla pendenza della curva dei rendimenti. Un aumento dei tassi di interesse a breve termine può tuttavia avere effetti negativi nel breve periodo, poiché influenza in modo più diretto e rapido il costo della raccolta rispetto al rendimento degli impieghi.

La rimozione del vincolo regolamentare nel 2006 è stata seguita, per le banche che hanno aumentato la trasformazione delle scadenze oltre il preesistente limite, da un aumento dell’esposizione al rischio di rifinanziamento e al rischio di tasso di interesse senza un corrispondente aumento del margine di interesse.

I risultati del lavoro confermano che l’introduzione di limiti regolamentari, quali il Net Stable Funding Ratio, potrebbe limitare l’esposizione al rischio delle banche senza ripercussioni di rilievo sulla loro redditività.

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