N. 1107 - Laureati in facoltà STEM e curriculum nella scuola secondaria: l'effetto di più ore di scienze a scuola

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di Marta De Philippismarzo 2017

Una maggiore quantità di laureati nelle facoltà scientifiche e tecnologiche (STEM, secondo l’acronimo inglese) è ritenuta un fattore cruciale per la crescita economica. Nonostante i vantaggi di queste facoltà in termini di migliori prospettive occupazionali e rendimenti salariali, il flusso di immatricolazioni presso le stesse resta modesto. Diversi paesi hanno pertanto introdotto politiche sperimentali volte ad aumentare il numero di iscrizioni presso tali facoltà.

Questo lavoro analizza l’efficacia di un programma attuato nel Regno Unito a partire dal 2004, che prevedeva l’inserimento di un corso avanzato di scienze naturali nell’ultimo biennio della scuola superiore. Il corso, mirato agli studenti più meritevoli, aumentava di circa un terzo il numero di ore complessivamente dedicate all’insegnamento delle scienze naturali.

Per valutare l’effetto di questa politica sulla scelta delle facoltà universitarie, il lavoro confronta le decisioni prese da coorti di studenti iscritti alla stessa scuola ma esposti o meno al corso di scienze avanzato, introdotto inaspettatamente una volta avvenuta l’iscrizione degli studenti alla scuola. Questa strategia di identificazione permette di tenere conto dell’eterogeneità esistente tra le scuole e di ottenere risultati robusti al diverso contesto territoriale e alla possibile autoselezione degli studenti in base alla qualità e alla tipologia di corsi offerti da ciascuna scuola.

A fronte di un aumento di circa 5 ore del tempo settimanale dedicato alla formazione scientifica nella scuola superiore, la probabilità di iscriversi a facoltà tecnico-scientifiche aumenta di circa un punto percentuale e quella di conseguire effettivamente una laurea tecnico-scientifica di tre punti percentuali. Gli effetti di questa politica si sono tuttavia concentrati soprattutto sulla popolazione maschile, mentre per la popolazione femminile sono rimasti limitati alla facoltà di medicina. Tale politica ha quindi complessivamente aumentato il divario di genere nella probabilità di iscriversi a facoltà STEM.

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