N. 992 - Negoziazioni di titoli da parte di investitori informati ed efficienza dei mercati azionari (solo in inglese)

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di Taneli Mäkinenottobre 2014

Il lavoro sviluppa un modello teorico dei mercati finanziari in cui i prezzi non rivelano pienamente l’informazione disponibile. Diversamente dalla letteratura precedente, il modello non ipotizza né restrizioni sulle preferenze degli investitori o sulle proprietà stocastiche dei dividendi, né la presenza di investitori la cui la domanda di azioni è erratica (noise traders). Nel modello gli investitori sono tutti razionali, ma si distinguono in informati (quelli che ricevono un segnale sui dividendi futuri) e non informati. La caratteristica distintiva del modello è l’endogeneità dell’offerta di titoli rischiosi da parte delle imprese.

I risultati principali del lavoro sono i seguenti.

In primo luogo, il contenuto informativo delle quotazioni azionarie è maggiore quando la ricchezza degli investitori informati è alta o il tasso d’interesse privo di rischio è contenuto. In tali circostanze, infatti, gli investitori informati sono disposti a incrementare le proprie esposizioni ai titoli rischiosi, consentendo ai corsi azionari di riflettere più accuratamente l’informazione disponibile.

In secondo luogo, un basso contenuto informativo delle quotazioni azionarie può determinare un livello inefficiente di investimento aggregato (il suo livello, cioè, può risultare troppo alto o basso). Ciò deriva dal fatto che gli investimenti dipendono dal livello dei corsi azionari e sono tanto più vicini al loro volume ottimale quanto maggiore è l’informazione contenuta nelle quotazioni.

Infine, un aumento della quota degli investitori informati, se da un lato rende le variazioni delle quotazioni azionarie più informative, dall’altro determina una maggiore variabilità della domanda aggregata di titoli rischiosi, così come dell’offerta. Ne segue che il contenuto informativo dei prezzi non necessariamente cresce con la quota degli investitori informati.

L’analisi empirica supporta le previsioni del modello teorico. In particolare, la correlazione seriale dei rendimenti azionari (che è inversamente correlata con il contenuto informativo delle quotazioni) è tanto più elevato quanto più è alto il tasso di interesse privo di rischio e quanto più è bassa una misura di funding liquidity (lo spread tra rendimento della carta commerciale e rendimento del titolo di stato a breve termine negli Stati Uniti), utilizzata come indicatore delle variazioni della ricchezza degli investitori informati.