N. 936 - Il ciclo finanziario in Italia: credito e crisi bancarie dal 1861 al 2011

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di Riccardo De Bonis e Andrea Silvestriniottobre 2013

Il lavoro esplora la relazione tra l’andamento ciclico del credito e la probabilità del verificarsi di crisi bancarie in Italia dall’Unità a oggi. Preliminarmente a tale analisi, viene studiata l’evoluzione del credito bancario dal 1861 al 2011, tenendo conto delle tendenze dei depositi e delle altre voci dei bilanci bancari e distinguendo le componenti di lungo periodo da quelle cicliche.

I risultati principali sono i seguenti.

Per gran parte della storia dell’Italia unita vi è stata una stretta correlazione tra prestiti e depositi, espressi in rapporto al Pil. Questo legame si è attenuato a partire dalla seconda metà degli anni Settanta del Novecento. Nell’ultimo quarantennio i prestiti sono aumentati in media più dei depositi; le banche hanno nel contempo accresciuto altre forme di provvista, in particolare la raccolta obbligazionaria. Dall’inizio degli anni Ottanta del Novecento a oggi il rapporto tra credito e Pil è fortemente salito, portandosi dal 50 a circa il 100 per cento.

Le stime mostrano che in Italia il ciclo finanziario ha una durata media di circa venti anni, superiore a quella dell’attività economica. Una possibile interpretazione è che la regolamentazione bancaria, uno degli elementi che influenzano l’andamento del credito, si modifichi con maggiore lentezza rispetto ai fattori che concorrono a determinare la dinamica del ciclo economico reale.

L’analisi mostra che negli ultimi 150 anni vi è stata una associazione positiva tra probabilità di crisi bancarie e andamento ciclico del rapporto credito/Pil. In particolare, in 8 dei 12 episodi di crisi individuati da Reinhart e Rogoff (2009) per l’Italia, si è avuta una precedente o contemporanea accelerazione del credito. Tuttavia, in alcuni casi, ad esempio negli anni Settanta del Novecento, a forti aumenti dei prestiti non hanno fatto seguito episodi di crisi.

Pubblicato nel 2014 in: Cliometrica, v.8, 3, pp. 301-334

Testo della pubblicazione