N. 753 - La determinazione del prezzo delle obbligazioni bancarie a garanzia pubblica

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di Aviram Levy e Andrea Zaghinimarzo 2010

Il lavoro analizza le garanzie pubbliche sulle emissioni di obbligazioni bancarie, concesse da numerosi paesi industriali dopo il dissesto di Lehman Brothers nell’ambito di una serie di misure di sostegno al sistema finanziario. Particolare attenzione viene dedicata all’efficacia di tali garanzie, mirate a facilitare il rifinanziamento delle banche, e a taluni effetti distorsivi.

Le principali conclusioni della ricerca sono due. In primo luogo, le emissioni di obbligazioni garantite sono state ingenti (alla fine di ottobre 2009 era stato emesso l’equivalente di circa 800 miliardi di euro) e, a giudicare dall’andamento sostenuto delle emissioni obbligazionarie complessive, sembrano essere state efficaci nell’assicurare alle banche un’elevata raccolta anche in un periodo caratterizzato da marcate disfunzioni dei mercati monetari e obbligazionari. L’entità e l’intensità del ricorso a questo strumento hanno differito tra paesi e si sono progressivamente ridotti nel corso del 2009. Il vincolo di durata massima dei titoli (generalmente 3 anni) imposto dalle autorità ha tuttavia determinato una concentrazione delle scadenze nel 2012, prospettando un rischio di rifinanziamento per le banche.

In secondo luogo, stime econometriche condotte su dati sezionali di oltre 500 emissioni garantite, effettuate in 13 paesi, suggeriscono che l’elevata differenziazione degli spread all’emissione rispetto al rendimento di un titolo privo di rischio (asset swap spread) pagati da emittenti con eguale merito di credito è attribuibile in larga misura (per circa due terzi) alle caratteristiche del garante: il merito di credito e il CDS sovrano, l’ammontare di risorse stanziate a sostegno del sistema bancario, la tempestività dei rimborsi in caso di insolvenza del debitore. Al contrario, le caratteristiche dell’emittente (merito di credito e premi sui CDS) e quelle dell’emissione (scadenza e volume) spiegherebbero, insieme, solo un terzo di questa differenziazione.

La preponderanza delle caratteristiche del garante nello spiegare i rendimenti all’emissione ha probabilmente avuto effetti distorsivi, poiché le banche relativamente deboli ma con alle spalle un garante solido hanno potuto finanziarsi a costi assai inferiori rispetto a quelli sostenuti da banche solide appoggiate da garanti relativamente deboli.

Pubblicato nel 2011 in: Banks and Bank Systems, v. 6, 3, pp. 16-24

Testo della pubblicazione