N. 611 - La polarizzazione territoriale del prodotto pro capite: un'analisi del caso italiano sulla base di dati provinciali

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di Stefano Iezzidicembre 2006

La presenza di una forte correlazione territoriale nella distribuzione del prodotto pro capite tra le province italiane limita l’utilità analitica di misure di disuguaglianza globale che forniscono indicazioni sulla variabilità complessiva del fenomeno senza alcun riferimento alla posizione geografica delle località. Per cogliere le caratteristiche territoriali del processo di convergenza economica si rende quindi necessario impiegare specifiche misure statistiche come l’indice di polarizzazione territoriale, dato dal rapporto tra la disuguaglianza tra gruppi di località geograficamente contigue e la disuguaglianza totale.

Obiettivo del lavoro è introdurre un nuovo strumento statistico per la misura della polarizzazione territoriale che consenta di superare i limiti legati all’arbitrarietà della partizione delle località nella scomposizione della disuguaglianza e i suoi possibili effetti sui risultati. Tale metodologia permette di individuare una curva di polarizzazione che misura la concentrazione geografica del prodotto pro capite in funzione di un parametro che denota la dimensione territoriale dei gruppi.

La metodologia proposta è applicata ai dati a cadenza decennale di fonte Tagliacarne sul prodotto pro capite provinciale per gli anni che vanno dal 1951 al 2001. I principali risultati possono essere riassunti nei seguenti punti.

  • Il prodotto pro capite è polarizzato in corrispondenza di una molteplicità di scale territoriali, soprattutto per quelle medio - grandi.
  • Durante il cinquantennio si osserva una marcata riduzione della disuguaglianza globale, riconducibile in misura prevalente alla riduzione della disuguaglianza entro aree di ridotta e media dimensione (convergenza ad aree); il calo della disuguaglianza tra le aree (convergenza delle aree) è in generale meno accentuato, soprattutto tra ambiti territoriali relativamente ampi.
  • Durante il cinquantennio la polarizzazione territoriale aumenta significativamente per qualunque scala territoriale.
  • Gli incrementi maggiori di polarizzazione sono ascrivibili principalmente al rafforzamento delle difformità tra le diverse regioni; più modesto è invece l’incremento della differenziazione tra Nord e Sud.
  • Gran parte dell’incremento di polarizzazione nella seconda metà del XX secolo è riconducibile agli anni cinquanta.