N. 429 - La politica monetaria ha effetti asimmetrici? un’analisi delle decisioni di investimento delle imprese italiane

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di Eugenio Gaiotti e Andrea Generaledicembre 2001

Il lavoro analizza gli effetti della politica monetaria sulle decisioni d’investimento di imprese italiane con diverse caratteristiche, con l’obiettivo di verificare e quantificare l’esistenza di un “canale del credito”.

Secondo questa ipotesi, le imprese per le quali sono disponibili minori informazioni o minori attività stanziabili a garanzia (ad esempio, le aziende più piccole o quelle con un’elevata quota di investimenti in ricerca e sviluppo) fronteggerebbero un più elevato costo, o minore disponibilità, dei finanziamenti esterni e sarebbero soggette a vincoli di liquidità. Per queste imprese un aumento dei tassi d’interesse, riducendo il flusso di ricavi e determinando una riduzione del prezzo delle attività utilizzabili come garanzia, avrebbe effetti sull’investimento anche attraverso un inasprimento dei vincoli finanziari, non solo tramite l’aumento del costo del capitale.

Nella prima parte del lavoro viene stimata l’elasticità della spesa per investimenti al costo d’uso del capitale e a variabili che rappresentano vincoli finanziari (il flusso di cassa, lo stock di liquidità); si utilizzano un campione di 7.026 imprese, nel periodo 1984-1999, tratto dalla  Centrale dei Bilanci , e una ricostruzione del costo d’uso del capitale delle singole imprese. È sottoposta a verifica l’ipotesi che vi siano differenze di comportamento tra particolari gruppi di imprese.

I risultati principali sono coerenti con l’esistenza di un “canale del credito” operante tramite i bilanci delle imprese:

  • sia il costo d’uso del capitale, sia i vincoli finanziari hanno un effetto rilevante sull’investimento;
  • l’impatto dei vincoli finanziari sull’investimento è maggiore per le imprese di minore dimensione; è altresì maggiore per le imprese che hanno in bilancio una quota maggiore di attività immateriali (investimenti in ricerca e sviluppo, brevetti), che sono di più difficile valutazione e non possono essere usate come garanzia.

Nella seconda parte del lavoro viene quantificato l’effetto complessivo della politica monetaria, per diversi tipi d’impresa e attraverso ciascun canale, integrando i risultati precedenti con le relazioni macroeconomiche tra i tassi di interesse di  policy  e le determinanti dell’investimento. I risultati principali indicano che:

  • il canale del costo d’uso del capitale spiega la maggior parte dell’effetto complessivo della politica monetaria sull’investimento (circa il 60 per cento). Tuttavia, anche l’effetto tramite le variazioni del flusso di cassa non è trascurabile;
  • nel campione, la politica monetaria ha maggiori effetti sull’investimento delle imprese di minore dimensione;
  • in termini di PIL, le differenze tra gli effetti di una restrizione monetaria in Italia e nel resto dell’area dell’euro non appaiono peraltro di dimensione elevata.

Pubblicato nel 2002 in: Giornale degli economisti e annali di economia, v. 61, 1, pp. 29-60