N. 372 - Investment and Growth in Europe and in the United States in the Nineties

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di P. Caselli, P. Pagano e F. Schivardimarzo 2000

Nel corso degli anni novanta si è registrato un netto divario nel processo di accumulazione fra i paesi dell’area dell’euro, da una parte, e gli Stati Uniti, dall’altra. Tra il 1990 e il 1998 il tasso di crescita medio annuo degli investimenti fissi lordi, pubblici e privati, è stato appena dello 0,8 per cento nei paesi dell’area dell’euro, meno della metà di quello registrato fra il 1974 e il 1990. Sempre negli anni novanta, negli Stati Uniti, esso è più che raddoppiato, sfiorando il 5 per cento e ritornando sui livelli raggiunti negli anni sessanta.
Questo fenomeno viene analizzato stimando una funzione di investimento che permette di stabilire se la caduta del tasso di accumulazione nell’area dell’euro possa essere riconducibile alla dinamica di variabili economiche rilevanti, fra cui la domanda e il tasso di interesse reale, oppure a un cambiamento della relazione fra investimenti e domanda. L’analisi empirica è stata effettuata utilizzando dati settoriali, in quanto ciò consente sia di verificare se siano rilevanti o meno differenze tra le economie considerate nella composizione settoriale degli investimenti, sia di disporre di un sufficiente numero di osservazioni per gli anni novanta.
I risultati delle stime econometriche, condotte su un panel non bilanciato di dati relativi a nove paesi, tre anglosassoni (Canada, Regno Unito e Stati Uniti) e sei appartenenti all’area dell’euro (Belgio, Finlandia, Francia, Germania occidentale, Italia e Paesi Bassi), per il periodo 1975-97, possono essere così sintetizzati.
Per entrambi i gruppi di paesi le stime mostrano segni di instabilità all’inizio dello scorso decennio. In particolare, emerge una modifica strutturale del coefficiente della variabile di attivazione (il cosiddetto acceleratore); questo si sarebbe ridotto in misura significativa negli anni novanta rispetto al periodo precedente nei paesi dell’area dell’euro; al contrario, sarebbe nettamente aumentato nei paesi anglosassoni.
L’analisi empirica mostra inoltre che i mutamenti registrati nel coefficiente che lega la crescita del capitale alla domanda non sono riconducibili né alla potenziale non-linearità di questa relazione, né alla particolare composizione settoriale degli investimenti nei paesi dell’area dell’euro, che si caratterizza rispetto a quella degli Stati Uniti per il maggior peso dei settori manifatturieri rispetto a quelli dei servizi.
Il lavoro esplora, infine, il possibile ruolo dell’incertezza; il legame di quest’ultima con gli investimenti è stato a lungo dibattuto dalla teoria economica senza che siano state tuttora raggiunte conclusioni definitive. I risultati di alcuni recenti lavori empirici mostrano però che un aumento dell’incertezza sulla domanda si traduce, a parità di livello di quest’ultima e delle altre variabili esplicative, in minori investimenti.
Utilizzando come proxy dell’incertezza sulla domanda una misura della sua variabilità, si è rilevato che, negli anni novanta, quest’ultima si è ridotta in misura significativa negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Al contrario, per i principali paesi dell’area dell’euro gli indicatori segnalano un aumento consistente della variabilità, con la sola eccezione dei Paesi Bassi.
Includendo tra le variabili esplicative della funzione di investimento una misura diretta dell’incertezza, il coefficiente di quest’ultima risulta negativo e significativo per i paesi dell’area dell’euro e statisticamente non diverso da zero per quelli anglosassoni; per entrambi i gruppi di paesi si riduce la significatività e l’entità della modifica, in aumento o in riduzione, dell’acceleratore negli anni novanta.
Sulla base di questi risultati il lavoro conclude che la maggiore variabilità della domanda che ha caratterizzato le economie dell’area dell’euro nello scorso decennio può contribuire a spiegare l’andamento assai deludente degli investimenti in quel periodo

Pubblicato nel 2001 in: Rivista di politica economica, v. 91, 10, pp. 3-35

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