N. 355 - La politica economica del risanamento di bilancio: l'esperienza europea

di Andrea Zaghini
Giugno 1999
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Il lavoro analizza la relazione di breve periodo tra consolidamenti fiscali, miglioramenti permanenti delle finanze pubbliche e andamento delle principali variabili macroeconomiche di un’economia. L’evidenza empirica raccolta su un periodo di circa trenta anni per i paesi europei suggerisce che la composizione dei consolidamenti fiscali e la durata dell’intervento dell’autorità fiscale hanno un’evidente influenza positiva sulla probabilità di successo degli interventi. Gli aggiustamenti fiscali che si basano prevalentemente su riduzioni della spesa pubblica e che si realizzano su un orizzonte temporale tra i tre e i quattro anni hanno una probabilità significativamente più elevata di ridurre permanentemente il rapporto tra debito pubblico e PIL. Al contrario, gli episodi che si basano su incrementi di tassazione e sono di breve durata non sembrano in grado di influenzare significativamente il debito pubblico. Inoltre, i risultati del lavoro indicano che l’andamento macroeconomico dipende dal risultato dei consolidamenti. Quando questi ultimi sono un “successo” dal punto di vista della riduzione del debito, non si verificano i temuti effetti keynesiani di tipo depressivo sull’economia; quando i consolidamenti non soni in grado di apportare un significativo miglioramento delle finanze pubbliche si registra anche una riduzione della crescita del PIL.

Pubblicato nel 2001 in: Applied Economics, v. 33, 5, pp. 613-624