N. 293 - Le determinanti del tasso di interesse sui crediti alle imprese

di Claudio D'Auria e Antonella Foglia
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Prendendo spunto dall'evidenza che, per le imprese italiane, al peso indubbiamente consistente del finanziamento bancario si accompagnano legami frammentari e di breve durata con le banche, il lavoro si propone di studiare la relazione tra modalità di concessione e costo del credito. Benché l'analisi teorica e le evidenze empiriche concordino nello stabilire che strette relazioni con le banche aumentano la disponibilità di fondi per le imprese, maggiore ambiguità si riscontra sugli effetti che le relazioni di clientela hanno sul costo del credito: non è chiaro se la relazione con una banca di riferimento consenta alle imprese debitrici di finanziarsi a tassi minori o piuttosto le esponga a comportamenti monopolistici.

Nell'analizzare i fattori che influenzano le politiche di prezzo delle banche, il lavoro intende individuare l'impatto delle singole relazioni banca-cliente sul costo del credito. I risultati delle stime evidenziano che la struttura di tali relazioni ha un'importanza cruciale nel determinare il costo del credito; minore rilievo rivestono le caratteristiche della banca finanziatrice. All'aumentare dell'intensità della relazione la banca applica all'impresa un tasso di interesse minore. Il segno della relazione si inverte in prossimità di quote di finanziamento elevate, segnalando pertanto che comportamenti opportunistici si riscontrerebbero solo in presenza di un rapporto pressoché esclusivo. Anche in caso di alta concentrazione, la presenza di concorrenti induce la banca di riferimento a diminuire il costo del finanziamento, riducendo il rischio che si determinino fenomeni di sfruttamento monopolistico del cliente.

All'aumentare dell'intensità della relazione la banca ap­plica all'impresa un tasso di interesse minore. Il segno della relazione si inverte in prossimità di quote di finanziamento elevate, segnalando pertanto che comportamenti opportunistici si riscontrerebbero solo in presenza di un rapporto pressoché esclusivo. Anche in caso di alta concentrazione, la presenza di concorrenti induce la banca di riferimento a diminuire il costo del finanziamento, riducendo il rischio che si determinino fenomeni di sfruttamento monopolistico del cliente.

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