N. 274 - Localismo, spirito cooperativo ed efficienza: elementi per un'analisi economica delle banche di credito cooperativo

di Luigi Cannari e Luigi Federico Signorini
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In questo lavoro si esamina se la specifica natura, in termini di localismo e forma cooperativa, di certi intermediari, in particolare le banche di credito cooperativo (BCC), ha un valore economico, ossia se conferisce ai medesimi intermediari misurabili vantaggi competitivi. Sia il rapporto tra sofferenze e impieghi sia quello tra sconfinamenti e credito accordato sono mediamente inferiori nelle BCC rispetto alle altre banche, a parità delle altre variabili di controllo utilizzate (localizzazione territoriale, attività economica e dimensione dell'affidato). Questi risultati appaiono coerenti con l'ipotesi che le BCC siano caratterizzate, nei rapporti con la propria clientela, da minori asimmetrie informative rispetto agli altri intermediari: da ciò deriverebbe la minore incidenza delle sofferenze e il minore ricorso al razionamento del credito. Questa situazione non è però uniforme su tutto il territorio nazionale: nelle regioni meridionali, il rapporto sofferenze/impieghi è mediamente più elevato nelle BCC rispetto alle altre banche; ciò suggerisce l'esistenza di una interazione tra il funzionamento del credito cooperativo e il modello di sviluppo dell'economia locale.

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