La forma organizzativa del gruppo piramidale è estremamente diffusa in Italia. Essa consente l'esercizio del controllo su un insieme di attività economiche organizzate in imprese giuridicamente autonome e, rispetto ad altri modelli di controllo, pone rilevanti problemi di tutela dei soci non controllanti e quindi di incentivi alla loro partecipazione al capitale. Tale partecipazione è presumibilmente tanto più ridotta quanto minori sono le garanzie a essi concesse. Nel lavoro si tenta di valutare empiricamente l’effetto di alcune variabili che descrivono tali garanzie. In particolare viene analizzata la relazione tra le quote di minoranza e il grado di integrazione del gruppo: quest'ultimo può essere infatti segnale del fatto che il soggetto controllante ha convenienza e strumenti per trasferire risorse tra società del gruppo anche a danno degli azionisti di minoranza.
Il lavoro fa parte del progetto di ricerca sul mercato della proprietà e del controllo delle imprese promosso dalla Banca d'Italia. I risultati della prima fase della ricerca sono stati raccolti nel numero speciale dei "Contributi all'analisi economica" del 1994; quelli della seconda fase sono stati discussi nel corso di un convegno svoltosi a Roma nei giorni 24-25 marzo 1994. I rapporti conclusivi presentati in quella occasione sono pubblicati dalla casa editrice II Mulino.