N. 238 - La proprietà cooperativa: teoria, storia e il caso delle banche popolari

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di Riccardo De Bonis, Bruno Manzone e Sandro Trento

Il lavoro analizza la proprietà cooperativa, dal punto di vista della teoria economica, dell'evoluzione storica e del quadro normativo italiano. L'origine della proprietà cooperativa viene di solito spiegata ricorrendo a elementi esogeni, di tipo storico, politico o sociale. Poco sviluppata è l'analisi delle cooperative alla luce delle teorie moderne dell'impresa, in particolare della teoria che concepisce l'impresa come un insieme di mezzi materiali e immateriali sottoposti al controllo di un soggetto, l'imprenditore. La cooperativa può essere così interpretata come soluzione a due distinti problemi: la necessità che talora l'esercizio del controllo su una data combinazione di beni sia condiviso da due o più soggetti, dando luogo a un'allocazione delle risorse più efficiente rispetto all'accentramento in capo a un unico individuo; il fatto che in talune contingenze i soggetti che hanno le capacità per esercitare il controllo non dispongono delle risorse finanziarie per realizzarlo, rendendo necessaria una separazione tra proprietà e controllo.

Nella disciplina dell'attività delle cooperative in Italia vengono riconosciuti il significato sociale della cooperazione e la sua specificità rispetto alle altre forme di svolgimento dell'attività economica. D'altra parte, anche il quadro normativo conferma la prevalenza di una forma di mutualità spuria, frutto di un compromesso tra i connotati mutualistici e i principi tradizionali di profitto che muovono l'attività d'impresa nei sistemi capitalistici.

Nella parte conclusiva si esamina un esempio di proprietà cooperativa bancaria, diffuso in Italia: le banche popolari. Queste ultime presentano oggi indicatori economici migliori di quelli medi del complesso del sistema bancario. Un'analisi empirica dei rapporti tra proprietà e controllo nelle principali banche popolari segnala che il controllo è esercitato dagli amministratori e che, pur non essendo sottoposti a minacce di scalate, essi hanno dato luogo solo in poche occasioni a gestioni inefficienti.

Il lavoro fa parte del progetto di ricerca sul mercato della proprietà e del controllo delle imprese promosso dalla Banca d'Italia. I risultati della prima fase della ricerca sono stati raccolti nel numero speciale dei "Contributi all'analisi economica" del 1994; quelli della seconda fase sono stati discussi nel corso di un convegno svoltosi a Roma nei giorni 24-25 marzo 1994. I rapporti conclusivi presentati in quella occasione sono pubblicati dalla casa editrice II Mulino.

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