N. 232 - La curva dei rendimenti dei BOT come misura dei tassi futuri attesi

di Giuseppe Grande
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L'abolizione del prezzo base alle aste dei BOT, estesa nel marzo 1989 a tutte le scadenze, ha reso più flessibili i tassi d'aggiudicazione dei buoni, realizzando un prerequisito affinché essi possano riflettere le aspettative del mercato. Questo studio intende verificare se la struttura a termine dei tassi d'interesse del mercato primario dei BOT, a partire da quella data, sia stata caratterizzata da premi per scadenza stabili nel tempo (expectations theory). A tal fine viene utilizzata un'analisi di regressione basata sul modello lineare di Shiller della struttura per scadenza dei tassi d'interesse. Nell'insieme, i risultati non forniscono evidenza univoca circa la validità della teoria delle aspettative. La crisi valutaria del 1992 e la politica di allungamento della vita media dei buoni in circolazione, attuata dal- l'estate del 1993, sembrano aver mutato significativamente i premi per scadenza: in questi periodi le implicazioni della teoria non trovano riscontro empirico. Peraltro, nel periodo antecedente la crisi valutaria, caratterizzato da condizioni monetarie e valutarie stabili, la curva dei rendimenti dei BOT è stata in grado di segnalare le variazioni future dei tassi dei BOT a tre e a sei mesi.

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