N. 172 - Mancate interviste e distorsione degli stimatori

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di Luigi Cannari e Giovanni D'Alessio

Le mancate interviste costituiscono un problema rilevante nelle indagini campionarie; per effetto di tale fenomeno i campioni possono fornire stime distorte degli aggregati oggetto di indagine, sottorappresentando quei gruppi di unità che tendono a sottrarsi alla rilevazione. Nel presente lavoro, utilizzando il panel di famiglie rilevate nell'ambito dell'indagine sui bilanci delle famiglie italiane condotta dalla Banca d'Italia, si verifica, mediante la stima di un modello di probabilità, che la propensione a partecipare all'indagine è notevolmente differenziata secondo le caratteristiche familiari. Nell'ipotesi che il modello stimato sul panel possa essere esteso, con opportune modifiche, alle famiglie contattate per la prima volta in un'indagine, il lavoro quantifica le distorsioni che il comportamento di non risposta determina sulla stima del reddito familiare medio. Applicando uno stimatore che tiene conto della propensione delle famiglie a collaborare alla rilevazione, il reddito medio familiare del 1987 si incrementa di circa il 5 per cento rispetto ai dati pubblicati dalla Banca d'Italia. La stima del reddito risulta tuttavia ancora inferiore a quella tratta dai Conti Nazionali. L'esperimento condotto, pur dimostrando che l'effetto delle mancate interviste non è trascurabile, sembra indicare che altri fattori, tra cui probabilmente il comportamento di reticenza delle famiglie a dichiarare le loro entrate, sono responsabili dei divari tra le stime campionarie e le quelle desunte dai conti nazionali.

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