Dalla fine degli anni '60 le banche italiane hanno partecipato, sia pure con andamento disegnale per effetto di condizionamenti di varia natura, al processo di internazionalizzazione che ha contraddistinto la crescita dei sistemi creditizi dei paesi industrializzati.
Più di recente, hanno agito nei mercati internazionali fattori di cambiamento che hanno interessato anche le maggiori aziende di credito del nostro paese: dall'innovazione degli strumenti e delle tecniche operative alla modifica delle strutture e degli intermediari.
Le autorità di vigilanza nazionali si sono trovate ad affrontare problemi nuovi, la cui soluzione ha richiesto l'impiego di un metodo generale anch'esso nuovo: quello della cooperazione internazionale.
Nel presente lavoro, dopo una descrizione degli aspetti di struttura e operativi dell'internazionalizzazione del sistema bancario italiano e delle sue peculiarità, viene esaminata la linea d'intervento delle autorità di vigilanza italiane negli scorsi anni e vengono considerate le questioni di vigilanza attualmente aperte e le loro implicazioni pratiche.
Si analizzano, infine, i prevedibili problemi normativi e di vigilanza connessi all'attuazione del programma della Commissione CEE per l'unificazione del mercato interno ("Libro Bianco").