L'utilizzo di indicatori fiscali nasce dall'esigenza di disporre di valutazioni sintetiche in grado, da un lato, di descrivere gli effetti della finanza pubblica sul livello dell'attività economica, dall'altro di fornire una guida per la gestione della politica di bilancio. Riguardo al primo aspetto, si vuole, innanzitutto, valutare la direzione, restrittiva o espansiva, e il grado degli effetti esercitati dal bilancio pubblico nel suo complesso sul prodotto nazionale; in secondo luogo, dato che il bilancio è in larga parte determinato endogenamente, si desidera valutare in che misura la sua evoluzione sia derivata dalle reazioni automatiche delle entrate e delle uscite all'andamento dell'economia, e quanto invece sia dipesa dagli interventi "esogeni" di politica fiscale. In sostanza, si cerca di distinguere tra una componente "automatica" e una componente "discrezionale" del bilancio pubblico: l'andamento di quest'ultima componente fornisce indicazioni sull'orientamento della politica fiscale. Oltre a queste finalità, di tipo preminentemente descrittivo, agli indicatori fiscali è stato talvolta assegnato un compito normativo: il compito, cioè, di fornire una guida per una gestione della politica di bilancio coerente con il raggiungimento di determinati obiettivi.
N. 72 - Finanza pubblica e politica di bilancio: i risultati di alcuni indicatori
Testo della pubblicazione
- N. 72 - Finanza pubblica e politica di bilancio: i risultati di alcuni indicatori pdf 5.3 MB Data pubblicazione: 31 agosto 1986