N. 52 - Nuove forme dell'accumulazione nell'industria italiana
L'analisi quantitativa della recente ristrutturazione dell'industria italiana ha finora trascurato la questione dell'accelerazione dell'obsolescenza economica del capitale e della sua anticipata sostituzione; ciò ha comportato una significativa distorsione delle conclusioni a favore di interpretazioni che vedono nella sostituzione di capitale a lavoro la ragione ultima dei processi di aggiustamento in atto. Avvalendosi di informazioni campionarie, si procede in questo lavoro alla stima, per il comparto delle medie e grandi imprese, della dinamica dei disinvestimenti, della durata media di vita del capitale e del volume di risorse in esso immobilizzate. I risultati ottenuti costituiscono una significativa verifica per le medie e grandi imprese di un modello interpretativo di tipo schumpeteriano: a partire dalla fine degli anni '70, attraverso una rapida accelerazione dei disinvestimenti, ha avuto luogo una caduta delle risorse impegnate nello stock di capitale che ha, dunque, preceduto di qualche anno il ridimensionamento occupazionale; questo processo di sostituzione di capitale a capitale e di lavoro a lavoro ha comportato una significativa riduzione del rapporto capitale/prodotto, mentre assai modesta appare la crescita del potenziale produttivo.
Testo della pubblicazione
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30 settembre 1985