N. 12 - Una valutazione di alcuni modelli per la determinazione della domanda di lavoro

In questo studio si sono in primo luogo considerati i modelli tradizionali di determinazione della domanda di lavoro che, pur presentando un buon adattamento statistico ai dati osservati, suscitano perplessità per i risultati che da essi derivano: in particolare per la presenza di rendimenti del fattore lavoro largamente superiori all'unità. Si tratta di un fenomeno imputabile principalmente alle rigidità presenti nel mercato del lavoro e alla gradualità nel processo di aggiustamento dell'impresa, di cui nei modelli tradizionali non si riesce a tenere conto in modo soddisfacente. L'adozione di metodi di stima più complessi e rispondenti alla teoria econometrica non porta ad alterare queste conclusioni. Ipotesi di soluzione possono trovarsi nell'impiego di forme funzionali più flessibili con rendimenti di scala variabili al variare del prodotto, per tenere conto implicitamente del fenomeno del labour hoarding, o nell'introduzione esplicita di variabili che riescano a rappresentarlo. I risultati sono ugualmente soddisfacenti in termini statistici e conducono ad effetti del prodotto sulla quantità di lavoro più vicini a quanto deriva dalle considerazioni teoriche.

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