N. 10 - Modifiche del trattamento tributario degli interessi dei titoli pubblici e redditività delle aziende di credito(analisi di un campione di banche)

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di A. Di Majo, C.M. Panzeri, C. Pisanti e P. Rossi

La tassazione del reddito delle imprese che esercitano prevalentemente un'attività finanziaria è fortemente influenzata dal possesso di titoli pubblici, i cui interessi concorrono in maniera particolare alla definizione dell'imponibile. Il regime tributario di tali interessi è stato di recente messo in discussione e se ne è auspicata l'abolizione della loro esenzione; poiché le aziende di credito posseggono una larga quota dello stock di titoli pubblici questa modifica avrebbe sicuramente effetti sulla redditività delle banche. L'obiettivo di questo lavoro era quello di quantificare questi effetti; non disponendo di altre informazioni, è stato utilizzato un campione di venticinque aziende di credito, appositamente "costruito". Adottate alcune ipotesi alternative, che escludono comunque la retroattività delle variazioni tributarie, l'abolizione dell'esenzione degli interessi dovrebbe comportare secondo l'assunzione più pessimistica un passaggio dell'incidenza tributaria dal 13 al 19 per cento del reddito "prodotto", nel primo anno di applicazione del nuovo regime, per il complesso del campione. I risultati sono, però, molto differenziati tra le singole banche: nelle stesse ipotesi la "variazione" dell'incidenza si distribuisce tra un minimo dell'1,35 e un massimo dell'11,80 per cento del reddito. Queste sproporzioni suggeriscono, quindi, molta cautela nell'adozione delle modifiche tributarie per evitare pesanti conseguenze sulla redditività di molte aziende di credito.

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