N. 30 - L'economia dell'Emilia RomagnaAggiornamento congiunturale

Nel primo semestre è proseguita la crescita moderata dell’economia regionale. Il sondaggio condotto dalla Banca d’Italia sulle imprese dell’industria e dei servizi segnala incrementi del fatturato e un ritorno all’utile di esercizio.

Le vendite e gli ordini dell’industria sono cresciuti a tassi ancora contenuti, analoghi a quelli del secondo semestre del 2015, con andamenti più favorevoli per le grandi imprese. L’attività economica ha ricevuto un limitato sostegno dalla domanda estera, che ha rallentato rispetto al 2015. Nonostante i ritmi di crescita contenuti, prevale un clima favorevole fra le imprese industriali, i cui piani di investimento sono in espansione rispetto a quelli definiti un anno fa. Si sono rafforzati i segnali di ripresa nelle costruzioni e nel mercato immobiliare, con aumenti delle compravendite di abitazioni, stimolate da prezzi e condizioni di accesso al credito favorevoli. Nei servizi il fatturato è aumentato; il commercio ha mantenuto andamenti positivi soprattutto nella grande distribuzione e nel segmento dei beni durevoli. Le presenze turistiche sono moderatamente cresciute, trainate dalla componente straniera.

Le condizioni del mercato del lavoro sono ulteriormente migliorate; l’incremento dell’occupazione si è concentrato nel comparto dei servizi. Gli occupati dipendenti si sono riportati sui livelli massimi raggiunti prima della crisi e l’occupazione indipendente è tornata a crescere. I rapporti di lavoro a tempo indeterminato hanno registrato un lieve calo in connessione con il ridimensionamento degli sgravi contributivi. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente diminuito.

La contrazione del credito all’economia si è arrestata. Vi ha contribuito l’espansione dei finanziamenti alle famiglie a fronte di una flessione di quelli ai settori produttivi. La dinamica dei prestiti alle imprese è stata eterogenea fra i diversi settori, ristagnando nella manifattura e diminuendo nei servizi e soprattutto nelle costruzioni. La domanda di nuovi prestiti delle imprese è rimasta moderata, mentre l’allentamento delle condizioni di accesso al credito è proseguito con gradualità. La rischiosità del credito rimane elevata, soprattutto nel comparto delle costruzioni. I tassi di interesse sono ulteriormente diminuiti, sia nella componente a breve sia in quella a lungo termine.

Secondo le indagini della Banca d’Italia, le imprese prevedono un miglioramento del quadro congiunturale nel breve termine, con riflessi positivi anche sull’accumulazione di capitale. Nelle attese delle banche la domanda di credito sarebbe in rafforzamento nella seconda parte dell’anno, a fronte di condizioni di offerta che dovrebbero rimanere distese.

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