N. 27 - L'economia della LombardiaAggiornamento congiunturale

Nei primi mesi del 2012 la domanda e la produzione nell'industria in Lombardia si sono contratte. Le esportazioni hanno continuato a crescere, ma in progressivo rallentamento, risentendo soprattutto della stagnazione delle vendite sui mercati della UE. Secondo le nostre indagini, la produzione industriale calerebbe anche nel quarto trimestre; le attese delle imprese per i prossimi sei mesi delineano un quadro in lieve miglioramento soltanto per gli ordinativi esteri. La propensione a investire è rimasta contenuta. Nelle costruzioni, nei primi nove mesi del 2012 l'andamento dell'attività è stato negativo; nei servizi il fatturato si è contratto.

Nel primo semestre del 2012 il numero degli occupati nella regione è rimasto stabile rispetto al periodo corrispondente, risultato di un aumento dell'occupazione nell'industria e di una lieve riduzione nei servizi. Per il contemporaneo incremento dell'offerta di lavoro, il tasso di disoccupazione è salito al 7,7 per cento nel semestre, valore storicamente elevato per la regione. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni hanno ripreso a crescere, per l'incremento della componente ordinaria.

Gli effetti della difficile congiuntura economica si sono riflessi sul mercato del credito. Nella prima parte dell'anno i prestiti bancari erogati al settore produttivo si sono contratti. Per contro, i finanziamenti indirizzati alle famiglie consumatrici si sono mantenuti sostanzialmente immutati, con un calo nella componente del credito al consumo. L'andamento dei prestiti risente, oltre che della diminuzione della domanda dovuta agli effetti della congiuntura, anche delle politiche di offerta di credito delle banche, che rimangono selettive. Nel corso del 2012 si è lievemente attenuato l'irrigidimento delle condizioni di accesso ai finanziamenti rispetto al picco raggiunto nel secondo semestre dell'anno passato.

La qualità del credito erogato alle imprese lombarde ha mostrato un ulteriore deterioramento, mentre è risultata stabile quella per le famiglie consumatrici; gli indicatori prospettici non prefigurano un miglioramento nei prossimi mesi. Sul piano della raccolta al dettaglio, le tensioni sul mercato dei titoli sovrani non si sono ripercosse sulle scelte della clientela residente in regione: a giugno la raccolta presso imprese e famiglie lombarde è infatti tornata a crescere, dopo essere calata, seppur lievemente, nel 2011.

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