N. 1 - La domanda e l'offerta di credito a livello territoriale

Tra settembre e ottobre del 2011, le sedi regionali della Banca d’Italia hanno condotto la nuova edizione della Regional Bank Lending Survey (RBLS). L’indagine riproduce in larga parte le domande contenute nell’indagine realizzata dall’Eurosistema sulla domanda di finanziamenti e sulle politiche di offerta adottate dalle banche (Bank Lending Survey, BLS). Rispetto a quest’ultima, la RBLS si caratterizza per un diverso profilo temporale (la RBLS è semestrale, la BLS è trimestrale) e per un maggior numero di intermediari coinvolti (circa 400); il maggior numero di intermediari intervistati consente di elaborare informazioni su base territoriale, per dimensione di banca e per settore di attività economica (cfr. la sezione: Note metodologiche). In questa pubblicazione si commentano le risposte fornite dalle banche partecipanti alla RBLS relativamente al primo semestre del 2011 e le aspettative formulate dalle stesse tra settembre e ottobre riguardanti il secondo semestre dell’anno.

Nel primo semestre del 2011 si è arrestata la tendenza al recupero della domanda di credito da parte delle imprese che si era manifestata nell’anno precedente. Le richieste di finanziamenti del settore produttivo, finalizzate per lo più alla ristrutturazione del debito e al finanziamento del circolante, sono risultate in lieve calo in tutte le aree a eccezione del Nord Est, dove si è registrato un modesto aumento. Tra i settori, il recupero della domanda delle imprese manifatturiere del Nord si è contrapposto a un ulteriore calo nell’edilizia, esteso a tutto il Paese; è risultata sostanzialmente invariata la domanda delle imprese dei servizi, scesa solo nel Mezzogiorno. Per il secondo semestre dell’anno, secondo le aspettative delle banche, la domanda di finanziamenti dovrebbe registrare un modesto recupero, concentrato nelle regioni del Nord del Paese.

Dopo essersi mantenute sostanzialmente invariate nel 2010, nel primo semestre del 2011 le condizioni di offerta hanno mostrato segnali di irrigidimento, più accentuati al Centro e nel  Mezzogiorno, con un aumento dei margini di interesse applicati sui prestiti, più intenso per le posizioni giudicate più rischiose; non sono emerse restrizioni nelle quantità offerte. Le attese degli intermediari, soprattutto tra le banche piccole, prefigurano il proseguimento anche nella seconda metà del 2011 di politiche creditizie improntate a una maggiore selettività in tutte le ripartizioni territoriali. Nel primo semestre dell’anno si è confermato, soprattutto nel Nord Est, un atteggiamento restrittivo nei confronti delle imprese edili; per la manifattura, il peggioramento delle condizioni di accesso al credito è stato più intenso al Centro e nel Mezzogiorno.
La domanda di finanziamenti delle famiglie è rimasta sostanzialmente invariata nel primo semestre del 2011; ai modesti segnali di aumento della componente del credito al consumo, rilevati nelle aree del Centro Nrd, si è associata una debolezza della domanda di mutui immobiliari. Tale andamento, in linea con quanto rilevato nel 2010, ha riguardato soprattutto le banche piccole e il Nord Ovest del Paese; esso dovrebbe proseguire, nelle attese degli intermediari, anche nel secondo semestre del 2011, per il quale ci si attende una generale diminuzione, più marcata nelle regioni meridionali. Anche le richieste finalizzate al consumo dovrebbero diminuire leggermente nella seconda parte dell’anno, con l’eccezione del Nord Ovest. Nella prima metà dell’anno le politiche di offerta delle banche sono divenute più selettive anche nei confronti delle famiglie, soprattutto nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno; tale orientamento dovrebbe proseguire anche nella seconda parte del 2011.

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