N. 91 - L'economia della ToscanaAggiornamento congiunturale

Nei primi sei mesi del 2009 la crisi economica iniziata nella seconda metà dello scorso anno si è aggravata. Nell'industria si è intensificato il calo dell'attività produttiva. Le esportazioni sono diminuite a un ritmo più elevato rispetto all'anno precedente. A partire da maggio sono emersi deboli segnali di miglioramento degli ordinativi.

La spesa per investimenti, già in forte flessione nel 2008, è ulteriormente scesa. Nelle costruzioni gli indicatori congiunturali sono peggiorati, risentendo soprattutto della minore domanda di nuove abitazioni. Nel terziario si è acuita la flessione delle vendite al dettaglio, che ha interessato, a differenza del passato, anche la grande distribuzione. Per i prossimi mesi le valutazioni degli imprenditori fanno ipotizzare una stabilizzazione del quadro economico generale. I dati sulle ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni indicano un diffuso deterioramento del mercato del lavoro regionale. In un quadro recessivo, che limita la domanda di finanziamento sia dell'attività corrente sia degli investimenti, il credito al settore produttivo ha nel complesso decelerato e si è contratto nell'industria manifatturiera.

Le condizioni di offerta permangono restrittive. Le nuove erogazioni di mutui fondiari alle famiglie consumatrici sono calate, condizionate soprattutto dall'incertezza sulle prospettive occupazionali. È proseguito l'aumento della rischiosità del credito, pur mantenendosi ancora al di sotto dei livelli registrati in passate fasi recessive. I depositi bancari hanno lievemente decelerato rispetto alla fine dell'anno precedente; vi ha inciso il decumulo di liquidità del settore produttivo.

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