L'economia del MoliseRapporto annuale

Nel 2007 l'economia molisana ha rallentato, interrompendo la fase moderatamente espansiva avviatasi nell'anno precedente. L'attività economica ha risentito della debolezza della domanda interna, più pronunciata negli ultimi mesi dell'anno. Per il secondo anno consecutivo, le esportazioni regionali sono cresciute a ritmi modesti nei tradizionali comparti dell'abbigliamento e dell'alimentare. La produzione industriale è rimasta, in media, sui livelli dell'anno precedente; l'incremento del fatturato è in parte riconducibile all'aumento dei costi di produzione, sospinti dai significativi rincari dei prezzi dell'energia e delle materie prime alimentari. Il settore delle costruzioni ha continuato a mostrare un andamento positivo, sebbene nel comparto residenziale l'attività si sia indebolita. Nel commercio la congiuntura è apparsa sfavorevole.

Alla debole fase congiunturale si sono affiancati problemi di natura strutturale che hanno inciso sulla competitività del sistema produttivo regionale. La risposta alle mutate condizioni tecnologiche e di mercato ha risentito della frammentazione e della ridotta dimensione del tessuto imprenditoriale che ha contribuito a determinare un ritardo nella capacità innovativa. Nell'ultimo decennio la produttività del lavoro è cresciuta meno della media italiana e europea, evidenziando ritardi nel processo di ristrutturazione verso assetti più efficienti e competitivi. Negli ultimi anni, le imprese locali, prevalentemente operanti nei settori tradizionali, raramente hanno apportato modifiche alle proprie strategie.

Tra il 1991 e il 2004 in Molise la spesa pubblica per infrastrutture è stata ingente. La produzione ha risentito, tuttavia, di ritardi nella realizzazione delle opere e della particolare conformazione del territorio regionale. Secondo gli indicatori elaborati dall'Istituto Tagliacarne, il divario infrastrutturale della regione rispetto alla media del Paese è rimasto sostanzialmente invariato. Anche nei servizi offerti ai cittadini dalla Pubblica amministrazione risultano possibili margini di miglioramento.

Nel mercato del lavoro il numero degli occupati è ulteriormente aumentato, sostenuto dal maggior ricorso a forme di lavoro flessibile; più della metà delle nuove assunzioni è avvenuta mediante contratti a tempo determinato. Un contributo significativo alla crescita occupazionale è stato fornito dalla componente femminile, che continua tuttavia a essere caratterizzata da livelli di occupazione sensibilmente inferiori alla media italiana. Il tasso di disoccupazione è diminuito all'8,1 per cento, valore storicamente contenuto.

Nel 2007 i prestiti bancari alle imprese hanno continuato ad aumentare a ritmi sostenuti. L'espansione ha interessato esclusivamente le imprese di media e grande dimensione. I finanziamenti alle famiglie hanno invece decelerato: la dinamica dei mutui per acquisto di abitazioni ha risentito del rallentamento del mercato immobiliare e dell'incremento dei tassi d'interesse. La qualità del credito alle imprese è lievemente peggiorata.

Le famiglie hanno continuato a privilegiare la liquidità nell'impiego del risparmio: sono cresciute le disponibilità detenute in conto corrente e i pronti contro termine. L'aumento dei tassi ha favorito una ricomposizione del portafoglio finanziario a favore dei titoli di Stato.

Dai primi anni novanta il sistema finanziario regionale, incentrato sulle banche, ha vissuto profonde trasformazioni. Le banche locali sono diminuite, quelle più grandi sono state incorporate da intermediari del Centro Nord; soltanto nel corso del 2007 è nata una nuova banca popolare. Nello stesso periodo, diversi indicatori segnalano un miglioramento della disponibilità di credito in regione. Risentendo positivamente dell'ingresso di intermediari del Centro Nord, dal 1999 i finanziamenti alla clientela molisana hanno superato l'ammontare del risparmio raccolto in regione. La dinamica del credito è stata in linea con quella nazionale, nonostante la maggiore rischiosità della clientela regionale.

Nel triennio 2004-06 la spesa delle Amministrazioni pubbliche molisane si è attestata, in media, al 18,9 per cento del PIL regionale, al di sotto della media delle regioni meridionali e a fronte del 12,8 delle Regioni a statuto ordinario. È proseguita la crescita del contributo delle Amministrazioni locali allo sviluppo dell'economia regionale, in parte determinata dagli interventi di ricostruzione post-sisma 2002. Dopo il consistente incremento dell'anno precedente, nel 2007 l'indebitamento delle Amministrazioni locali molisane è cresciuto a un ritmo contenuto. Il debito ha così raggiunto i 549 milioni di euro.

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