L'economia del Lazio

Rapporto annuale

Giugno 2008
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Nel 2007 la crescita del prodotto in termini reali del Lazio, secondo le stime di Unioncamere-Prometeia, è stata pari all'1,5 per cento. L'espansione dell'attività economica è stata più ampia nel primo semestre dell'anno; in seguito il ritmo di crescita è rallentato, sia per l'indebolimento della congiuntura internazionale, sia per la graduale decelerazione della domanda interna, correlata con un peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese.

La capacità produttiva utilizzata dalle imprese industriali regionali ha raggiunto un picco nel secondo trimestre dell'anno ed è successivamente diminuita; i comparti con una maggiore propensione all'esportazione (chimica e farmaceutica, meccanica, mezzi di trasporto) hanno mostrato un aumento delle vendite all'estero e incrementi del fatturato più ampi della media regionale.

L'attività del settore dell'edilizia ha tratto impulso dall'espansione del comparto residenziale e degli interventi di manutenzione e riqualificazione del patrimonio abitativo; l'importo dei nuovi bandi di gara per appalto è aumentato.

È proseguita la crescita dei flussi turistici nella Capitale, in atto da un quadriennio, sostenuta in particolare dall'aumento delle presenze dei visitatori stranieri; il traffico di passeggeri nel sistema aeroportuale del Lazio si è incrementato.

È cresciuta l'occupazione regionale; l'aumento è ascrivibile ai settori del terziario e delle costruzioni. Il tasso di disoccupazione nella media dell'anno è diminuito; il calo si è concentrato nel primo semestre.

Al netto del comparto energetico, è rallentata l'espansione dei prestiti bancari alla clientela residente nel Lazio. Gli impieghi ai settori dell'energia trasformata e dell'edilizia hanno mostrato un'accelerazione. Al netto del comparto energetico, la decelerazione dei prestiti a breve termine è stata più sostenuta di quella degli impieghi a medio e lungo termine.

I ritmi di crescita dei mutui immobiliari alle famiglie si sono ridotti, in seguito all'aumento del costo dell'indebitamento e alla decelerazione della dinamica dei prezzi delle abitazioni; è proseguita la tendenza di crescita del credito al consumo, che ha riguardato sia i prestiti erogati dalle banche sia, in misura più intensa, quelli delle società finanziarie.

I flussi dei prestiti bancari entrati in sofferenza nel corso dell'anno sono lievemente diminuiti, sia per il settore delle imprese, sia per le famiglie; l'incidenza delle sofferenze sul totale degli impieghi bancari si è ridotta.

La dinamica della raccolta bancaria nel Lazio ha risentito della crescita più lenta dei depositi di conto corrente rispetto all'anno precedente e della diminuzione delle operazioni di pronti contro termine; l'investimento in obbligazioni bancarie ha mostrato una accelerazione.

Nel corso dell'anno il saldo netto negativo tra sottoscrizioni e rimborsi delle quote di fondi comuni di diritto italiano ha continuato a ampliarsi nei comparti azionario e obbligazionario, mentre è migliorata la raccolta netta dei fondi monetari. I deflussi netti di fondi hanno riguardato i servizi di gestione patrimoniale forniti dalle banche, dalle società di intermediazione mobiliare nonché, in misura più ampia della media regionale, dalle società di gestione del risparmio.

È proseguita l'espansione della rete commerciale delle banche, sia tramite la crescita degli sportelli, sia mediante lo sviluppo delle reti di accesso a distanza ai servizi bancari e finanziari; è aumentato il numero degli intermediari non bancari attivi nella regione.

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