L'economia della SardegnaRapporto annuale

Nel 2006 è proseguita la fase espansiva che aveva caratterizzato l’economia della Sardegna nell’anno precedente. Secondo le ultime stime disponibili diffuse dalla Svimez, il prodotto interno lordo a prezzi costanti è aumentato dell’1,8 per cento, in misura lievemente inferiore al valore segnalato dall’Istat per il 2005. L’economia regionale ha beneficiato del favorevole quadro congiunturale osservato a livello nazionale e internazionale.
In agricoltura si sono confermati i risultati negativi registrati nell’anno precedente: la produzione delle principali coltivazioni e della zootecnia si è ridotta.
L’andamento del settore industriale è stato complessivamente positivo; nella media del 2006 l’attività produttiva è aumentata, in corrispondenza con l’intensificazione della domanda. L’espansione della produzione, che ha riguardato in particolare le imprese di maggiore dimensione, si è concentrata prevalentemente nella seconda parte dell’anno. Gli investimenti produttivi delle imprese hanno accelerato.
La congiuntura positiva registrata negli ultimi anni nel settore delle costruzioni si è interrotta. La produzione nei comparti delle opere pubbliche e dell’edilizia non residenziale è diminuita; l’attività di realizzazione di nuovi immobili destinati ad abitazione ha continuato ad aumentare, anche se la crescita è stata meno intensa rispetto al 2005.
La spesa per consumi è risultata in leggero incremento; la crescita ha riguardato in particolare le vendite al dettaglio della grande distribuzione. Anche nei servizi diversi dal commercio la congiuntura è stata positiva; nel settore turistico i flussi di visitatori registrati presso strutture ricettive della regione sono notevolmente aumentati.
È proseguita l’espansione dell’interscambio regionale con l’estero. Alla crescita delle esportazioni hanno contribuito soprattutto le maggiori vendite dell’industria petrolifera, di quella chimica e di quella dei metalli; l’incremento delle importazioni è dipeso prevalentemente dalla maggiore spesa per la fornitura di idrocarburi all’industria regionale.
L’andamento del mercato del lavoro si è confermato complessivamente positivo. La crescita dell’occupazione osservata nel 2005 ha accelerato ed è proseguita la riduzione del tasso di disoccupazione. Si è confermata la flessione della consistenza delle forze di lavoro e la diminuzione del tasso di attività della popolazione.
I finanziamenti bancari all’economia della regione sono aumentati a ritmo sostenuto, confermando la crescita registrata nel 2005. L’espansione ha riguardato soprattutto le imprese dei servizi e dell’industria manifatturiera; i prestiti alle famiglie hanno rallentato per effetto dell’indebolimento della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni. Il tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine è diminuito rispetto all’anno precedente e il differenziale con la media nazionale si è ridotto.
Gli indicatori disponibili segnalano un complessivo peggioramento della qualità del credito. Il rapporto tra i flussi di nuove sofferenze e i prestiti netti in essere all’inizio dell’anno è aumentato, in particolare con riferimento alle imprese.
La crescita della raccolta delle banche presso i clienti residenti in Sardegna si è intensificata, confermando la tendenza osservata nell’anno precedente. Dopo la riduzione registrata negli ultimi anni la provvista obbligazionaria è aumentata ed è proseguita la crescita dei depositi bancari. Il valore nominale delle azioni e delle obbligazioni di società non finanziarie detenute dalle famiglie è tornato ad aumentare.

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