Workshop "L'evoluzione della funzione di licensing della Banca d'Italia: approcci di vigilanza e nuovi paradigmi"Roma, Centro Congressi "C.A. Ciampi" - 12 aprile 2024

Il 12 aprile 2024 si è tenuto a Roma presso il Centro Congressi "C.A. Ciampi" di Via Nazionale il workshop dedicato all'evoluzione della funzione di licensing svolta dalla Banca d'Italia per consentire l'accesso al mercato di nuovi intermediari bancari e finanziari.

Al workshop hanno partecipato esponenti dell'industria finanziaria, rappresentanti dell'accademia e delle associazioni di categoria degli intermediari, professionisti di studi legali e società di consulenza operanti in Italia, oltre a rappresentanti della Banca d'Italia, della Consob, della BCE e del MEF.

L'evento ha permesso di condividere con gli operatori una sintesi delle tendenze di mercato osservate negli ultimi anni e di segnalare i principali punti di attenzione rilevati dall'Autorità nell'analisi delle istanze di autorizzazione. Sono stati anche raccolti spunti e osservazioni per comprendere meglio il punto di vista degli operatori.

La Vice Direttrice Generale Alessandra Perrazzelli ha aperto i lavori sottolineando come l'attività di licensing, analizzando i modelli di business innovativi proposti dagli intermediari, consenta di intercettare le risposte del mercato all'evoluzione della normativa e della tecnologia. Giuseppe Siani, Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria, ha evidenziato come nell'attività di vigilanza della Banca d'Italia le diverse fasi si influenzano reciprocamente e si sviluppano in modo integrato e coerente dal momento dell'accesso fino alla fuoriuscita dal mercato di un intermediario. Ha inoltre posto l'accento sulle recenti novità normative (si pensi alla Direttiva "SMD" relativa ai gestori di crediti deteriorati, al Regolamento (UE) 2020/1503 in materia di fornitori di servizi di crowdfunding, al Regolamento MiCA e alla proposta di Regolamento FIDA per l'accesso ai dati finanziari) che, introducendo nuove categorie di operatori non bancari, rendono il sistema finanziario più frammentato e allo stesso tempo maggiormente interconnesso, incrementando i potenziali maggiori rischi cui è esposto il sistema.

Nella prima parte del workshop i relatori hanno illustrato i caratteri dell'attività di licensing, descrivendo i criteri valutativi seguiti per i diversi profili di esame e condividendo gli esiti delle analisi condotte nell'ultimo biennio. Un focus è stato dedicato ai fornitori di servizi di crowdfunding, per i quali sono state presentate le prime evidenze emerse della campagna autorizzativa in corso a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) 2020/1503.

Nella seconda parte si è svolta una tavola rotonda con la partecipazione di esponenti dell'accademia, che si sono confrontati sulle sfide attuali e prospettiche della funzione autorizzativa. Questa risente dell'incessante evoluzione della normativa finanziaria che, a livello europeo, è divenuta sempre più granulare, rendendo particolarmente difficile circoscrivere in modo netto il perimetro delle attività riservate e ricondurre i nuovi modelli di business degli operatori all'interno delle tradizionali definizioni normative.

Anche l'evoluzione tecnologica condiziona in modo significativo l'attività di licensing, imponendo di considerare nella fase valutativa anche il ruolo svolto dai soggetti non vigilati nell'offerta di servizi finanziari e i nuovi rischi emergenti non chiaramente disciplinati. Si pensi all'utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare Distributed Ledger Technologies (DLT) e Artificial Intelligence (AI), in grado di riconfigurare in modo radicale il rapporto banca/cliente, in direzioni ancora non facili da prevedere, o ancora all'utilizzo della generative AI, che pone i maggiori interrogativi - soprattutto in termini di accountability e "governabilità" degli algoritmi - e le cui possibili applicazioni nel mondo bancario non sono ancora chiare. In tale ambito, delicata è anche la valutazione della sostenibilità prospettica dei business plan per i "nuovi" soggetti che svolgono attività profondamente innovative, su cui la Vigilanza non ha ancora un'esperienza consolidata (si pensi agli operatori delle criptoattività previsti da MicaR).

Maria Giacona, Capo del Servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza, ha concluso i lavori ricordando l'importanza del confronto con il mercato per migliorare i processi e l'efficacia della supervisione, nonché l'impegno della Banca d'Italia a creare nuove occasioni di confronto per il perseguimento delle finalità istituzionali.

Programma

Presentazioni