Bollettino Economico n. 1, gennaio 2016

Le prospettive globali restano esposte a rischi

All’inizio dell’anno sono emerse nuove tensioni sul mercato finanziario in Cina, accompagnate da timori sull’andamento dell’economia del paese. Nell’area dell’euro la crescita prosegue, ma resta fragile. Il programma di acquisto di titoli dell’Eurosistema si sta dimostrando efficace nel sostenere l’attività, ma sono insorti nuovi rischi al ribasso per l’inflazione e la crescita.

In Italia la domanda interna è in graduale ripresa ma l’inflazione rimane molto bassa

In Italia la ripresa continua gradualmente. Alla spinta delle esportazioni si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi. Le prospettive degli investimenti risentono però dell’incertezza riguardo alla domanda estera. L’inflazione rimane bassa a seguito del nuovo calo delle quotazioni dei beni energetici e del persistere di ampi margini di sottoutilizzo della capacità produttiva.

La crescita può rafforzarsi nel prossimo biennio; ma resta determinante il contributo delle misure espansive

Secondo le stime presentate in questo Bollettino, nel 2015 il prodotto sarebbe aumentato dello 0,8 per cento, potrebbe crescere attorno all’1,5 per cento nel 2016 e nel 2017. Le proiezioni sono in linea con quelle di luglio, ma a un minore impulso proveniente dagli scambi con l’estero si dovrebbe sostituire un maggiore apporto della domanda interna e di quella proveniente dall’area dell’euro. Restano rischi significativi, associati soprattutto al contesto internazionale.