La forma grafica del modello prevede la definizione dei dati secondo lo schema di una tabella a doppia entrata, nella quale le righe rappresentano i dati da rilevare, le colonne i caratteri atti a qualificarli. Per indicare che un certo dato è qualificato da un certo carattere, si appone un simbolo all’intersezione tra riga e colonna. Il simbolo identifica la lista di modalità ammissibili, la quale può essere separatamente specificata.
Il modello consente definizioni complete, univoche e non ridondanti delle informazioni statistiche di interesse. La sua caratteristica fondamentale risiede nella capacità di descrivere ciascuna funzione statistica mediante una sola riga del piano di rilevazione. Ciò garantisce la sinteticità della rappresentazione, rendendola particolarmente adatta alla descrizione di sistemi statistici complessi, quali le segnalazioni statistiche e di vigilanza.
In realtà, la forma grafica è solo una delle possibili modalità espositive del modello, poiché le definizioni vengono inserite e conservate in appositi archivi elettronici. Il sistema informativo statistico della Banca d’Italia, quindi, contiene due forme del dato: la forma "estensionale", ovvero la misura del fenomeno d'interesse, e la forma "intensionale", che descrive la misura stessa. La seconda viene anche chiamata "meta-dato", cioè dato che descrive un altro dato. L'insieme dei metadati è organizzato in un "dizionario".
Memorizzare dati e meta-dati nello stesso sistema informativo offre consistenti benefici nell’economia complessiva dell’attività statistica.
In primo luogo, infatti, gli utenti del sistema possono consultare in modo integrato tanto i dati quanto le relative definizioni, utilizzando queste ultime come guida per la ricerca e l’interpretazione dei dati di interesse.
In secondo luogo, opportune procedure software "generalizzate" sono in grado di effettuare automaticamente, sotto la guida delle descrizioni dei dati (e dei processi), le elaborazioni necessarie alla costituzione di una complessa base dati statistica (archiviazione, controllo, calcolo, consultazione, produzione statistica, pubblicazioni, ecc.). Procedure siffatte assicurano la intrinseca coerenza tra meta-dati e dati, in conseguenza del ruolo "attivo" che i meta-dati svolgono per le elaborazioni. Esse, inoltre, si dimostrano potenti e flessibili nel trattare dati statistici numerosi, di struttura diversa e in continua evoluzione. Nella gran parte dei casi, infatti, il trattamento di nuovi dati o la modifica di dati già trattati comportano esclusivamente l'introduzione o la modifica, nel sistema informativo, delle relative definizioni (senza la necessità di interventi sul software) e richiedono un tempo di attuazione e un dispendio di risorse limitati.
In terzo luogo, la definizione dei meta-dati può essere effettuata direttamente dagli "amministratori" dei dati, la cui attività corrente diviene pressoché indipendente da quella dello "sviluppo applicazioni".