Il sistema dei pagamenti al dettaglio è soggetto a una continua evoluzione, legata agli sviluppi della tecnologia, della normativa e delle abitudini degli utilizzatori. Le trasformazioni intervenute negli anni più recenti, tuttavia, sono di una portata tale da spingere molti a parlare di una vera rivoluzione digitale nel mercato dei pagamenti e, più in generale, dell'industria finanziaria. Nel nuovo paradigma digitale anche le banche tendono a diventare 'piattaforme' che evolvono verso nuovi modelli di business in un contesto di crescente concorrenza.
Le nuove sfide richiedono un'adeguata conoscenza dei processi in atto nel mercato degli strumenti di pagamento, per orientare le scelte dei diversi stakeholder e le politiche della stessa Banca centrale. In questa prospettiva, un utile strumento di analisi è rappresentato dall'aggiornamento dell'indagine (Banca d'Italia, 2012) per rilevare i costi che la collettività sostiene per l'offerta (principalmente da banche) e l'utilizzo (da parte di imprese ed esercenti) degli strumenti di pagamento. I risultati di questa seconda rilevazione, e il confronto con la precedente, sono illustrati nel presente lavoro nel contesto più ampio delle tendenze osservate nel mercato dei pagamenti, del quadro di riferimento normativo, e delle sfide aperte nell'ecosistema digitale. Anche la nuova indagine si concentra sull'analisi degli strumenti di pagamento più diffusi (contante, assegni, carte di pagamento, bonifici e addebiti diretti) e si basa sulla metodologia sviluppata a livello europeo. Sono stati inoltre condotti approfondimenti volti ad analizzare il modello di redditività degli intermediari nel comparto dei servizi di pagamento.
Pur non concentrandosi sulla frontiera più innovativa - ad es. portafogli (wallet) virtuali, pagamenti tramite app su smartphone o tablet o con modalità contactless - l'indagine fornisce informazioni utili a orientare le strategie di offerta, dal momento che i servizi innovativi si configurano prevalentemente come nuovi 'canali di accesso' agli strumenti elettronici tradizionali.
Come nella precedente, la nuova rilevazione non include gli oneri non monetari sostenuti dai consumatori per effettuare i pagamenti (ad es. tempi di esecuzione o di ricerca dello sportello per il prelievo di contante), né quelli legati a perdite/furti o ad attività illegali (criminalità e sommerso); ne deriva una parziale sottostima dei costi sociali, in particolare di quelli legati al contante.