Rapporto sulla convergenza BCE - Maggio 2012

Dall’introduzione dell’euro in undici Stati membri dell’Unione europea (UE), il 1° gennaio 1999, altri sei paesi hanno adottato la moneta unica, ultimo fra questi l’Estonia il 1° gennaio 2011. Gli Stati membri dell’UE che non partecipano a pieno titolo all’Unione economica e monetaria (UEM), ossia che non hanno ancora introdotto l’euro, sono quindi dieci, due dei quali, la Danimarca e il Regno Unito, hanno notificato la volontà di non aderire alla Terza fase dell’UEM. L’elaborazione di rapporti sulla convergenza con riferimento a questi due paesi è pertanto soggetta a richiesta da parte degli stessi. Non essendosi realizzata tale condizione, questo rapporto prende in esame otto paesi: Bulgaria, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia. In base al Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Trattato) ognuno di essi è tenuto ad adottare l’euro e, a tal fine, deve compiere ogni sforzo per soddisfare tutti i criteri di convergenza.

Il rapporto si articola nel modo seguente: il capitolo 2 descrive lo schema di valutazione adottato per l’esame della convergenza economica e legale; il capitolo 3 fornisce un’analisi orizzontale degli aspetti principali della convergenza economica; il capitolo 4 presenta una sintesi per paese corredata dei principali risultati ottenuti sulla base di tale esame; il capitolo 5 approfondisce l’ana-lisi dello stato della convergenza economica in ciascuno degli otto Stati membri dell’UE e delinea gli indicatori di convergenza e la metodologia statistica applicata per la loro costruzione; infine, il capitolo 6 verte sulla compatibilità delle legislazioni nazionali, compresi gli statuti delle banche centrali, con gli articoli 130 e 131 del Trattato e con lo Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea (Statuto). [...]

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