N. 48 - Lezioni dalla nascita della vigilanza bancaria in Italia (1926-1936)

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di Marco Molteni e Dario Pellegrinoottobre 2021

Il lavoro descrive la genesi della vigilanza bancaria in Italia con la legge del 1926 e ne valuta gli effetti lungo il successivo decennio, fino all'entrata in vigore della legge bancaria del 1936. La Banca d'Italia fu la prima banca centrale in Europa a intraprendere l'attività di vigilanza sulle banche commerciali ai fini della salvaguardia del risparmio, obiettivo per il quale sino ad allora si era fatto essenzialmente affidamento sulla "disciplina di mercato".

L'analisi fa emergere la graduale costruzione di un articolato meccanismo di supervisione ed evidenzia come un certo grado di discrezionalità da parte dell'autorità di vigilanza abbia permesso di potenziare l'efficacia della legge bancaria. L'azione di supervisione ha favorito la capitalizzazione delle banche relativamente più fragili e ne ha mitigata la rischiosità, riducendo la concentrazione dei crediti. Infine, risultati preliminari suggeriscono che le informazioni di vigilanza hanno orientato l'attività di credito di ultima istanza, permettendo alla banca centrale di distinguere meglio tra banche illiquide ma solvibili e banche insolventi.

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