Il 23 Settembre 2022 la Banca d'Italia ha organizzato il seminario "An EU Legal Framework for Macroprudential Supervision through Borrower-Based Measures".
La consapevolezza del potenziale offerto dalle politiche macroprudenziali è andata crescendo dalla crisi finanziaria del 2007-2009. Dopo la diffusione di misure macroprudenziali basate su requisiti di capitale, le misure macroprudenziali borrower-based stanno oggigiorno attirando l'attenzione quali strumenti basati sulle caratteristiche dei clienti e dei finanziamenti, che possono essere al contempo molto utili e alquanto delicati da gestire.
Nel seminario sono state esaminate la funzione e la natura delle misure borrower-based, anche con riguardo alle iniziative in corso nella Unione Europea. In una prospettiva più ampia, i contributi hanno delineato i diversi aspetti delle misure borrower-based, dal loro potenziale alle sfide che esse pongono ai decisori e ai giuristi.
Le misure borrower-based si stanno diffondendo nell'Unione europea, quali strumenti macroprudenziali ritenuti utili a perseguire una crescita sostenibile. Esse, diversamente dalle misure macroprudenziali basate sui requisiti di capitale, si sono finora fondate solo sugli ordinamenti nazionali. Il seminario è stato quindi dedicato anche a discutere se un quadro legislativo unionale possa concorrere a trattare le tematiche rilevanti in un modo più omogeneo, nell'ambito del mercato unico.
Il Quaderno di ricerca giuridica n. 94 raccoglie il maggior numero dei contributi e delle relazioni dei partecipanti al seminario, ripercorrendo tutti i temi affrontati nel corso del medesimo.
Nel suo Indirizzo di saluto, il Direttore Generale della Banca d'Italia ha evidenziato la complementarietà tra politica monetaria e politiche macroprudenziali. Egli ha altresì sottolineato come il sistema istituzionale di governo delle misure macroprudenziali dovrebbe essere coerente con la realtà economica regolata, assicurandone flessibilità d'uso e applicazione indifferenziata rispetto agli operatori finanziari.
Un esempio di uso combinato delle misure borrower-based è giunto dalla Francia, dove le autorità francesi hanno gestito il rischio di una bolla del mercato immobiliare residenziale nel 2019 con un limite al rapporto tra il servizio del debito e il reddito (DSTI), congiunto a un limite di durata di 25 anni per evitare aggiramenti del predetto rapporto massimo.
La flessibilità connota anche le recenti disposizioni italiane sulle misure borrower-based: un nucleo di disposizioni essenziali inserite nel Testo unico bancario assicura il rispetto del principio di legalità; su tale base, la Banca d'Italia ha potuto adottare delle disposizioni molto flessibili.
Il Comitato europeo per il rischio sistemico-CERS ha affermato l'importanza delle misure borrower-based, chiedendo che l'acquis communautaire sia arricchito con misure borrower-based per i finanziamenti immobiliari nel settore residenziale; la legislazione unionale dovrebbe definire un quadro essenziale di misure borrower-based, mentre gli Stati membri dovrebbe poterne offrire un ventaglio più ampio.
La Commissione europea, d'altro canto, è consapevole del ruolo centrale che le misure borrower-based possono rivestire nel prevenire il rischio sistemico nell'ambito dei mercati immobiliari, evitando contrazioni del credito.
Il seminario si è chiuso con un intervento sulle sfide legali poste dalle misure borrower-based. Esse invero possono evidenziare nell'immediato degli effetti distributivi, laddove i loro benefici per l'economia nel suo complesso possono essere meglio apprezzati nel medio termine, data la natura preventiva delle politiche macroprudenziali; ciò può suggerire un arricchimento dei canali di accountability per le misure borrower-based, aggiungendo dei meccanismi di confronto preventivo ai tradizionali sistemi di rendicontazione a posteriori.