N. 44 - Crisi d'impresa, procedure concorsuali e ruolo delle banche

L'intervento del Governatore ha introdotto i temi principali dei lavori di questa giornata, che si annunciano particolarmente interessanti. La loro articolazione toccherà i più significativi aspetti della tematica della gestione delle crisi d'impresa.

L'obiettivo dell'incontro è quello di ricercare, enucleare e approfondire, sotto i profili economico e giuridico, i principi, i problemi e i diversi approcci utilizzati per la soluzione delle crisi. Ne deriverà un arricchimento reciproco e una fruttuosa cooperazione fra studiosi, operatori e autorità, anche in vista della prospettiva di una riforma normativa.

In tal senso, le relazioni che mi accingo a presentare affrontano il tema dalle diverse angolazioni possibili, in un'ottica di interdisciplinarietà che costituisce il metodo migliore per l'analisi e la definizione delle linee di intervento, nell'auspicio che si giunga all'ormai indifferibile adeguamento del quadro legislativo. I molteplici interessi coinvolti, tutti meritevoli di tutela, come la salvaguardia del valore sociale dell'impresa, dei diritti degli azionisti e dei creditori e dei livelli occupazionali, sono di assai difficile composizione; una indicazione delle priorità effettuata dal legislatore darebbe certezza e rapidità di soluzione alle crisi d'impresa.

Aprono la giornata due relazioni affidate rispettivamente al prof. Guido Rossi e al dott. Guido Roberto Vitale. Il prof. Rossi, anche per l'esperienza maturata nel corso della gestione di crisi aziendali di imprese di rilevanti dimensione, in assenza di un quadro normativo adeguato, offrirà spunti generali e indicazioni significative circa i problemi che attendono soluzione.

Il dott. Vitale, che ha curato numerosi piani di ristrutturazione aziendale, offrendo una consulenza specialistica, fornirà un contributo essenziale in ordine al ruolo dei professionisti nei processi di risanamento, che si riconnette più in generale all'esigenza di un rafforzamento della connotazione tecnica nella predisposizione e nella esecuzione dei piani di risanamento. La solidità del piano è la principale condizione sulla quale si costruisce il consenso delle diverse parti in causa, alle quali viene richiesta una rinuncia parziale a propri diritti.

Le due relazioni rappresentano sicuramente un punto di riferimento per i lavori di questa giornata.

Alla prof.ssa Francesca Comelli, della London Business School, è affidato il compito di allargare il dibattito alle esperienze estere. L'esame della normativa e della prassi di altri Paesi consente di risalire ai principi economici che presiedono alla gestione delle crisi aziendali, in relazione alla composizione dei molteplici interessi coinvolti, all'individuazione di procedure efficienti e al conseguimento di soluzioni che minimizzino i costi della crisi.

Il titolo dell'intervento del dott. Giuseppe Boccuzzi, che all’interno della Banca d'Italia si occupa di crisi bancarie, esprime di per sé l'orientamento della sua relazione. Egli offrirà riflessioni e valutazioni, dettate dall'esperienza acquisita in questo campo, sulla disciplina delle crisi d'impresa nel nostro Paese, nonché l'indicazione di fattori di inefficienza che possono condizionare i processi di risanamento.

Al ruolo delle banche sarà dedicata specifica attenzione dal prof. Francesco Cesarmi. Egli si soffermerà sulle strategie delle banche nei confronti delle imprese in crisi, sia sotto il profilo del recupero delle esposizioni in essere, sia sotto quello dell'assistenza finanziaria ai fini del risanamento.

Il dott. Giorgio Gobbi illustrerà i risultati di una ricerca condotta dalla Banca d'Italia presso gli intermediari bancari su problemi e tempi dell'azione di recupero dei crediti. La ricerca è stata un utile strumento per approfondire la conoscenza delle relazioni fra la normativa, la sua applicazione e l'inefficienza dei meccanismi di difesa dei creditori. Ne risulta un quadro che consente di comprendere meglio le linee di comportamento delle banche creditrici nella scelta delle modalità recuperatone del credito.

Le valutazioni e le esperienze di analisti e operatori si completeranno con quelle di un magistrato, Ivo Greco, che sul fronte della gestione delle procedure concorsuali ha accumulato un'esperienza non comune. La sua relazione affronterà i risvolti più propriamente giurisdizionali del tema del seminario, indicando i momenti più critici delle procedure giudiziarie e, più in generale, le modalità attraverso le quali è possibile conciliare le irrinunciabili garanzie di tutela dei diritti e degli interessi coinvolti con le esigenze di conseguire soluzioni rapide ed efficaci della crisi.

Infine il prof. Berardino Libonati, che presiede la Commissione ministeriale per la riforma del diritto fallimentare, illustrerà quali sono gli orientamenti che stanno emergendo dai lavori della Commissione sulla futura disciplina delle crisi d'impresa, in vista dell'esigenza di predisporre procedure che, oltre a garantire la par condicio, mirino al risanamento aziendale.

Sono sicuro che dai diversi contributi al dibattito che si svilupperà nel corso della giornata potranno scaturire utili indicazioni in vista delle iniziative da assumere per addivenire a una sicura, efficace e moderna gestione delle crisi d'impresa nel nostro Paese.

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