Le principali ragioni alla base del differenziale tra il valore al quale le sofferenze sono iscritte nei bilanci delle banche e quello che operatori di mercato specializzati sarebbero disposti a offrire per acquistarle sono in larga misura riconducibili ai diversi criteri di valutazione impiegati a fini di bilancio rispetto a quelli utilizzati dagli investitori per la determinazione dei prezzi di acquisto.
La nota mostra che i diversi criteri di valutazione possono da soli spiegare per intero la differenza tra il valore di bilancio delle sofferenze e il prezzo offerto da un investitore, e che tale differenza è proporzionale alla lunghezza dei tempi di recupero (giudiziali o stragiudiziali). In altre parole, i tempi di recupero giocano un ruolo fondamentale nella valorizzazione di tali attivi.