Nel 2020 l'avanzo della bilancia dei pagamenti della tecnologia dell'Italia – che comprende i compensi per l'uso della proprietà intellettuale (brevetti e royalties) e gli scambi di servizi informatici, servizi di ricerca e sviluppo e servizi di architettura e ingegneria (ovvero le transazioni con l'estero in tecnologia non incorporata in beni fisici: disembodied technology) – è aumentato rispetto all'anno precedente, passando da 0,3 a 1,0 miliardi di euro.
L'ampliamento del surplus ha riflesso il miglioramento dei saldi relativi ai compensi per l'uso della proprietà intellettuale e ai servizi di ricerca e sviluppo, in parte controbilanciato dal maggiore deficit nei servizi informatici. Nel complesso, gli scambi di disembodied technology hanno mostrato nel 2020 una maggiore tenuta rispetto alle altre tipologie di servizi, anche escludendo quelli maggiormente penalizzati dalla pandemia di Covid-19 (viaggi e trasporti). Le esportazioni sono infatti aumentate, sia pure marginalmente, beneficiando del recupero delle vendite di servizi di ricerca e sviluppo; le importazioni sono diminuite, principalmente per la flessione nei compensi per l'uso della proprietà intellettuale, ma a un tasso minore rispetto a quello registrato dagli altri servizi.
Le imprese manifatturiere hanno mantenuto un saldo positivo, in lieve aumento rispetto all'anno precedente; si è inoltre ridotto il disavanzo delle imprese dei servizi, grazie soprattutto alla crescita delle esportazioni.
Pur rappresentando negli ultimi anni una delle componenti più dinamiche dell'interscambio di servizi del nostro paese, gli scambi di disembodied technology dell'Italia in rapporto al PIL rimangono inferiori alla media europea.
