Operazioni di cessione del quinto. Cautele e indirizzi per gli operatori

Dopo l'azione avviata nel novembre 2009 sul comparto della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, la Banca d'Italia ha emanato una ulteriore comunicazione indirizzata al sistema nella quale si rinnova il richiamo a un puntuale e rigoroso rispetto della normativa di settore e si sollecita l'adozione di iniziative idonee ad assicurare la concreta attuazione dei principi generali stabiliti nella normativa di vigilanza, contabile e di tutela del consumatore bancario.

L'iniziativa trae origine dalla richiesta inviata nel 2010 a numerosi intermediari bancari e finanziari operanti nel settore di illustrare le proprie prassi operative e le iniziative adottate per adeguarsi alle raccomandazioni formulate nella comunicazione di novembre 2009.

Dall'analisi delle risposte pervenute è risultata, di norma, una maggiore consapevolezza delle criticità del comparto. Tra i risultati più rilevanti è emerso un generale abbandono della diffusa prassi di non ristorare la clientela, in caso di chiusura anticipata dei finanziamenti, delle commissioni incassate in via anticipata e non ancora maturate. Con riferimento alle operazioni rinnovate in passato, la clientela ha ottenuto fino ad oggi rimborsi pari a circa 60 milioni di euro.

Rimangono peraltro, in diversi intermediari, ancora carenze e inadeguatezze dei processi organizzativi che la Banca d'Italia ha rilevato e chiesto di rimuovere prontamente.