Alcune banche, che hanno ottenuto l'autorizzazione all'utilizzo di modelli interni per il rischio di credito, stanno introducendo nella metodologia di quantificazione del parametro di loss given default (LGD) variabili rappresentanti il merito creditizio dei debitori, il rating (i.e., PD), come risk driver. Si tratta di una novità significativa nel processo di stima del parametro LGD, in quanto introduce una componente dinamica come driver e un forte effetto di correlazione tra i parametri PD e LGD. Attraverso l'utilizzo di dati reali nell'arco temporale 2020-2023 provenienti dai privati di tutte le banche italiane, è stato valutato l'impatto dell'inclusione della variabile rating nella stima del modello LGD, questo ha portato a una diminuzione degli RWA totali di circa il 9%. Sebbene la dipendenza tra PD e LGD non sia esplicitamente vietata dal framework di Basilea e dalla normativa attualmente in vigore, la formula di calcolo degli RWA non ne tiene conto. L'analisi si conclude discutendo di come l'incorporazione del rating come driver della LGD possa essere discutibile in assenza di un'adeguata analisi di supporto per il monitoraggio e la verifica della performance.
Note di stabilità finanziaria e vigilanza n. 42 - Danger rate, il tema del rating come risk differentation driver
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