L'economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano - Aggiornamento congiunturale, novembre 2024

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale delle Province autonome di Trento e di Bolzano.

Il quadro macroeconomico

Nel primo semestre del 2024 l'attività economica nelle province autonome di Trento e di Bolzano è aumentata in misura contenuta, in linea con l'andamento registrato nel Paese. Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d'Italia, la crescita del prodotto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sarebbe stata in termini reali di poco inferiore allo 0,5 per cento sia in Trentino sia in Alto Adige. Pur in presenza di un recupero del potere di acquisto delle famiglie, sulla dinamica hanno inciso l'incertezza del quadro economico internazionale, la debolezza della domanda interna ed estera e il perdurare di condizioni di finanziamento restrittive. In prospettiva la congiuntura potrebbe beneficiare dell'allentamento monetario avviato lo scorso giugno.

Le imprese

I dati delle Camere di commercio di entrambe le province indicano per il primo semestre dell'anno un calo dei fatturati nominali delle imprese manifatturiere, che ha interessato tutte le classi dimensionali; la dinamica ha continuato a risentire della fiacchezza della domanda estera, in particolar modo di quella tedesca. Rispetto al primo semestre del 2023 le esportazioni si sono ridotte in provincia di Trento e sono cresciute in quella di Bolzano, riflettendo quasi esclusivamente il marcato incremento rilevato nel comparto degli apparecchi elettrici.

In concomitanza con la riduzione dei benefici fiscali legati al Superbonus l'attività del settore delle costruzioni ha mostrato alcuni segnali di debolezza, pur mitigata dalle misure di stimolo previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Secondo i dati dell'indagine Sondtel della Banca d'Italia, i fatturati delle imprese dei servizi hanno continuato a crescere nei primi tre trimestri dell'anno. Nel primo semestre il commercio al dettaglio e i servizi di alloggio e ristorazione hanno beneficiato dell'ulteriore incremento dei flussi turistici.

Nella prima parte dell'anno gli investimenti hanno registrato una dinamica debole tra le imprese manifatturiere, condizionate dall'incertezza del contesto in cui operano, a fronte di andamenti positivi per le imprese dei servizi. La redditività, soddisfacente per larga parte delle aziende, ha sostenuto la capacità di accumulo di liquidità. I prestiti bancari al settore produttivo hanno continuato a ridursi, in ragione della bassa domanda legata anche agli elevati costi di indebitamento.

Il mercato del lavoro e le famiglie

Nel primo semestre del 2024 il numero di occupati è aumentato in Trentino ed è rimasto invariato, confermandosi su livelli elevati, in Alto Adige. In provincia di Trento l'incremento dell'occupazione, in presenza di una stabilità del tasso di attività, si è accompagnato alla riduzione del tasso di disoccupazione. In provincia di Bolzano quest'ultimo indicatore si è mantenuto su livelli storicamente bassi.

Il reddito disponibile reale delle famiglie è cresciuto ma i consumi hanno complessivamente ristagnato. La flessione dei prestiti da banche e società finanziarie si è pressoché arrestata in Trentino e attenuata in Alto Adige. Il costo dei nuovi mutui per l'acquisto di abitazioni si è ridotto, anche per effetto dell'accresciuto ricorso ai finanziamenti a tasso fisso, meno onerosi rispetto a quelli a tasso variabile.

Il mercato del credito

I prestiti bancari al settore privato non finanziario sono fortemente diminuiti in entrambe le province. Alla fine del primo semestre, il calo riguardava sia gli intermediari locali sia, specialmente in Trentino, quelli extra-regionali. La qualità del credito, attuale e prospettica, è rimasta sostanzialmente invariata su livelli elevati. I depositi a vista di famiglie e imprese sono aumentati, trainati dall'espansione di quelli a risparmio. È proseguita la crescita del valore complessivo dei titoli a custodia delle famiglie, perlopiù nella componente dei titoli di Stato.

Allegati