Bollettino Economico n. 2 - 2020

Gli effetti della pandemia hanno colpito l'economia globale

Nei primi mesi del 2020 gli effetti della pandemia di Covid-19 si sono riflessi sull'attività produttiva e sulla domanda aggregata di tutte le economie; nell'anno la riduzione del commercio internazionale sarà molto forte. Il peggioramento delle prospettive di crescita si è tradotto in una forte caduta degli indici di borsa e in un brusco innalzamento della volatilità e dell'avversione al rischio. Le autorità monetarie e fiscali hanno posto in essere misure fortemente espansive.

Nell'area dell'euro sono state adottate misure monetarie straordinarie

L'epidemia si è diffusa in tutti i paesi dell'area dell'euro. La caduta dell'attività e della domanda aggregata e il timore di conseguenze permanenti sull'economia si sono riflesse in una riduzione delle attese di inflazione. Il Consiglio direttivo della BCE ha allentato con decisione le condizioni monetarie mediante un ampio pacchetto di misure tra cui operazioni di rifinanziamento più espansive per sostenere la liquidità delle imprese e un nuovo programma di acquisto di titoli per l'emergenza pandemica; si è inoltre dichiarato pronto ad aggiustare ancora tutti i suoi strumenti e a fare tutto ciò che è necessario per sostenere l'economia.

In Italia l'impatto della pandemia è stato molto marcato nel primo trimestre

Nel nostro paese la diffusione dell'epidemia dalla fine di febbraio e le misure adottate per contrastarla hanno avuto significative ripercussioni sull'attività economica. Nei primi tre mesi del 2020 il PIL avrebbe registrato una caduta significativa. Il protrarsi delle misure di contenimento dell'epidemia comporterà verosimilmente una contrazione del prodotto anche nel secondo trimestre, che dovrebbe essere seguita da un recupero nella seconda parte dell'anno. L'impatto sull'occupazione dovrebbe essere attenuato dal ricorso alla cassa integrazione guadagni.

La struttura economica e finanziaria del Paese è più solida che in passato

La crisi ha colpito il sistema produttivo quando era già in atto un rallentamento dell'attività economica e in presenza di un alto debito pubblico. Tuttavia le imprese e le famiglie affrontano questa difficile fase congiunturale con una struttura finanziaria sostanzialmente più equilibrata rispetto a quella che avevano alla vigilia della crisi del debito sovrano; la posizione debitoria del paese sull'estero è pressoché in equilibrio; le banche partono da condizioni patrimoniali e di liquidità più robuste che in passato.

Sono stati adottati ampi provvedimenti di sostegno all'economia

Il Governo ha introdotto significative misure a sostegno del sistema sanitario, delle famiglie e delle imprese colpite dalla crisi, attraverso il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, una moratoria sui finanziamenti bancari in essere e la concessione di garanzie pubbliche sui nuovi prestiti per le imprese. Le istituzioni europee hanno approvato interventi di ampliamento degli strumenti disponibili per far fronte agli effetti della pandemia.

La rapidità del recupero dipenderà dall'efficacia delle politiche economiche

Gli attuali scenari sull'andamento del PIL italiano prefigurano un'evoluzione fortemente negativa nella prima metà del 2020, seguita da un recupero nella seconda parte dell'anno e da una accentuata ripresa dell'attività nel 2021; il ventaglio delle valutazioni degli analisti è tuttavia molto ampio. La rapidità del recupero dell'economia dipenderà, oltre che dall'evoluzione della pandemia in Italia e all'estero, dagli sviluppi del commercio internazionale e dei mercati finanziari, dagli effetti sull'attività di alcuni settori dei servizi, dalle conseguenze su fiducia e redditi dei consumatori. Saranno cruciali tempestività ed efficacia delle misure di politica economica in corso di introduzione in Italia e in Europa.