Nel mese di aprile 2022 la Banca d'Italia ha emanato un primo documento di Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali, contenenti indicazioni non vincolanti in merito alla integrazione dei rischi climatici e ambientali nei sistemi di governo e controllo, nel modello di business e nella strategia aziendale, nel sistema organizzativo e nei processi operativi, nel sistema di gestione dei rischi e nell'informativa al mercato degli intermediari bancari e finanziari vigilati. In relazione a ciò, nel secondo trimestre del 2022 la Banca d'Italia ha effettuato una prima indagine strutturata sul livello di integrazione dei rischi climatici e ambientali nei paradigmi gestionali delle banche meno significative (LSI), partecipando, con un campione di 21 intermediari, all'indagine tematica che la BCE ha condotto sulle banche significative.
Al riguardo, si pubblica una nota informativa con le evidenze emerse - comprensiva di un report di maggior dettaglio - in cui, tra l'altro, si richiede agli organi di amministrazione di tutte le banche less significant di definire e approvare specifici piani di azione per l'effettiva integrazione, nel prossimo triennio, dei rischi climatici nell'ordinaria cornice di governo e gestione dei rischi.