Avvertenza per i consumatori sui rischi delle valute virtuali da parte delle Autorità europee

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Sin dal gennaio 2015, la Banca d'Italia e la UIF hanno messo in guardia i consumatori e gli intermediari sui possibili rischi connessi con le valute virtuali. Tra i vari aspetti sottolineati, vi sono i rischi di perdite permanenti delle somme utilizzate per l'acquisto di valute virtuali a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici, smarrimento della password del portafoglio elettronico; mancanza di tutele legali e contrattuali, di obblighi informativi e di presidi di trasparenza, oltre che forme di tutela o garanzia delle somme impiegate, dato che l'attuale ordinamento non prevede specifiche forme di protezione o garanzie legali delle Autorità. È stato inoltre segnalato il rischio connesso all'utilizzo delle valute virtuali per finalità criminali e illecite, incluso il riciclaggio di denaro.

Di recente si sono verificati episodi, anche gravi, di attacchi informatici alle piattaforme di scambio che hanno comportato la perdita parziale o totale dei soldi investiti in valute virtuali da parte di numerosi consumatori. Si sono registrate inoltre situazioni di estrema volatilità dei prezzi di molte valute virtuali.

L'Autorità bancaria europea (EBA), l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni (EIOPA) sono intervenute insieme, con un'avvertenza per i consumatori sui rischi delle valute virtuali. La Banca d'Italia la condivide e la pubblica sul proprio sito web (https://www.esma.europa.eu/sites/default/files/library/joint_esas_warning_on_virtual_currencies_it.pdf).

Le tre autorità europee in particolare sottolineano che le valute virtuali sono prodotti estremamente rischiosi e speculativi; che la formazione del loro prezzo è spesso non trasparente; che vi sono chiari segnali di una bolla nei prezzi di queste valute o di strumenti finanziari a esse collegate; che non vi sono né forme di protezione né specifiche garanzie legali. Inoltre, le tre autorità europee segnalano che le piattaforme di scambio di valute virtuali non sono regolate; che possono avere problemi di natura operativa che in talune circostanze impediscono ai consumatori di comprare o vendere le valute virtuali, nonché di scambiarle con le valute tradizionali. Raccomandano ai consumatori, infine, di non convertire in valuta virtuale più denaro di quanto ci si possa permettere di perdere.